giovedì 31 luglio 2008

Cavalera Conspiracy - Nevertrust


MusicPlaylistRingtones




nevertrust – society
nevertrust – the system
nevertrust – the enemy
nevertrust – the politricks
nevertrust – the emo kids
nevertrust – the fucking pigs
nevertrust – the sellouts
nevertrust – fuck them all!

nevertrust – the rat race
nevertrust – the presidents
nevertrust – the hypocrites
nevertrust – in their bullshit
nevertrust – in jihad
nevertrust – the bastards
nevertrust – the backstabbers
nevertrust – kill them all!

nevertrust – the fuckers
nevertrust – the bastards
nevertrust – the assholes
nevertrust – the asskissers
nevertrust – the two-faced
nevertrust – their mind games
nevertrust – destroy them all!

nevertrust – the cowboy
nevertrust – the redneck
nevertrust – the fall out boy
nevertrust – their fake asses
nevertrust – the war
nevertrust – the scum
nevertrust – the world
nevertrust – fuck you!!!!!!

Massime situazioniste



* L'unica impresa interessante è la liberazione della vita quotidiana.

* La formula per cambiare il mondo non l'abbiamo trovata nei libri, ma girando.

* Il mondo è gia stato filmato: si tratta di trasformarlo.

* Vi sono tempi in cui bisogna spendere il disprezzo con parsimonia, a causa del gran numero di bisognosi.

* Andremo in giro la notte e saremo consumati dal fuoco.


Guy Debord

mercoledì 30 luglio 2008

Puttana la maestra

In cima alla collina
Totalmente coperto di sangue

Ho sparato alla mia maestra

Un proiettile calibro 45


Con un proiettile calibro 45
Le ho fatto saltare le cervella
Poi mi hanno internato

Per la mia follia criminale


Mi dicevano di piantar fiori
Sulla tomba della vecchia zitella

Mi dicevano di piantar fiori
Invece ho tirato una granata.



Monte Cazazza, 1975

lunedì 28 luglio 2008

"Repressione è civiltà!"



nuovi mitra nelle strade
per la loro sicurezza

repressione è civiltà [1]

altri baschi altri stivali
altre mimetiche militari

repressione è civiltà

cervelli lavati in caserma
obbediscono agli ordini senza usurarsi

repressione è civiltà

vecchie facce vecchi ideali
muovono i fili della società

ruba un mitra e vai in meta



[1] Gian Maria Volontè, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto.

Collezione



DEVO - Duty now for the future (1979, Warner Bros)

E' il secondo album del quintetto di pazzi provenienti dall'Ohio, portatore del verbo della DEVO-LUZIONE (una sorta di "filosofia di vita"). Avanti anni luce (sia sul piano strumentale che su quello "ideale") rispetto alle band di quel periodo, i Devo si sono distinti nell'ambito della wave americana per un uso intelligente e mai invasivo di elettronica e sintetizzatori, coi quali sono riusciti a creare un felice mix di melodie pop (-punk) accompagnate da arrangiamenti decisamente bizzarri ed estrosi.
Cyberpunk nel look e precursori anche in campo visivo, i cinque hanno prodotto diversi videoclip e filmati low-budget, nei quali esplicitano meglio la loro critica verso la società post-industriale.
Se è vero che rispetto al disco d'esordio il suono perde un po' della freschezza originaria, tendendo ad ammorbidirsi (anche a causa dell'inevitabile influenza di discografici-sciacalli, molto in voga all'epoca), tuttavia questo rimane un'ottimo album, nel quale si trovano diversi brani validi, che ricalcano la fortunata vena creativa del primo Q.Are we not men? A.We are Devo! (1978).
Per quanto riguarda il contenuto delle loro liriche, è una sottile e pungente satira a farla da padrone: è questo il mezzo tramite il quale la band di Akron riesce ad esprimere compiutamente il suo pensiero sugli aspetti più disparati della civiltà contemporanea.
In seguito, daranno alle stampe dischi musicalmente più commerciali (e per questo più fortunati a livello di incassi) nei quali, tuttavia, non sarà mai totalmente celata la loro primordiale e stravagante "filosofia di vita".

Il pezzo: Smart Petrol/Mr. Dna

Tracklist

  1. Devo corporate anthem
  2. Clockout
  3. Timing x
  4. Wiggly world
  5. Blockhead
  6. Strange pursuit
  7. S.I.B. (swelling itching brain)
  8. Triumph of the will
  9. The day my baby gave me a surprize
  10. Pink pussycat
  11. Secret agent man
  12. Smart petrol/Mr. Dna
  13. Red eye


Clicca qui per scaricare il cd con eMule (ed2k link)!

Soulfly - Unleash

venerdì 25 luglio 2008

Cianzerbo 2008 @ Pantasina (Imperia)

giovedì 24 luglio 2008

Einsturzende Neubauten - Zampano


Mixwit


ZAMPANO


Es gibt nur einen Idioten
und durch irgendeine Lücke
durch irgendeine Lücke
dringt er immer wieder ein

Ich kann die Tür verrammeln
tagelang in Dunklen auf der Lauer sein
Irgendwie kriegt er mich immer
Irgendwie kommt er immer rein
Er macht sich schwer wenn ich ihn rauswerf'
Er stellt sich taub wenn ich ihn anschrei'
Er ähnelt mir irgendwie im Spiegel
er lässt mich einfach nicht allein

Es gibt nur einen Idioten...

Ich kann ganz klar sagen: Ich fang von vorne an
nehm' alle Konsequenzen dabei mit in Kauf
Schluss mit dem Unsinn, ich räum' jetzt auf
ein Blick nur aus seinen schönen Augen: Alles wie gehabt und ich bin dran
Er gärt irgendwo in meinem, seinem Innern
und irgendwie kenn' ich sein Gesicht

Schon wieder dieser Idiot!

Es gibt nur einen Idioten...

Er macht immer wieder dieselben Fehler
bis auf die fünfte Stelle hinterm Komma
Er macht mich alt und leicht berechenbar
Er kennt mich offenbar

Wenn ich versuch' zu schlafen
quatscht er mich ständing voll
Ich denk' noch: die Stimme kenn'ich
erinnert sie mich doch irgendwie an mich

Es gibt nur einen Idioten
und durch irgendeine Lücke
durch irgendeine Spalt
dringt er immer wieder ein

Hier kommt der grosse Zampano!

Der hat irgendwie das Loch kreiert
Ich verstecke mich in meiner Nische
und warte völlig ungeniert
dass er den einzigen Idioten endlich mitnimmt
und will der nicht von alleine gehn'
dann helf' ich ein bisschen nach und geh' am Ende mit



ZAMPANO (1)


C'è solo un idiota
e attraverso una qualche breccia
attraverso una qualche breccia
continua ad infiltrarsi

Posso barricare la porta
appostarmi per giorni interi nell'oscurità
In qualche modo lui mi becca sempre
In qualche modo riesce sempre ad entrare
Si fa pesante quando io lo butto fuori di peso
Fa il sordo quando gli grido dietro
In qualche modo lo vedo anche nella mia immagine allo specchio
insomma proprio non mi lascia in pace

C'è solo un idiota

Posso dirlo chiaro e tondo: ricomincio daccapo
mi assumo la responsabilità per ogni conseguenza
Basta con quest'assurdità, ora faccio piazza pulita
Un solo sguardo dei suoi begli occhi: Tutto daccapo e ora è il mio turno
Egli è lì a fermentare dentro di me, dentro di sè
E in qualche modo il suo volto mi è noto

Rieccolo, quell'idiota!

C'è solo un idiota...

Egli continua a fare gli stessi errori
fino al quinto posto dopo la virgola
Mi fa vecchio e prevedibile
Evidentemente mi conosce

Ogni volta che cerco di addormentarmi
lui mi stordisce con le sue continue chiacchiere
Ed io penso: Conosco questa voce
in qualche modo mi ricorda me

C'è solo un idiota
e attraverso una qualche breccia
attraverso una qualche crepa
continua ad infiltrarsi

Ecco il grande Zampanò!

Quel buco è in qualche modo opera sua
Io mi ficco nella mia nicchia
e aspetto con disinvoltura
che lui porti con sè finalmente quell'unico idiota
e se non ci andrà di sua volontà
gli darò una mano io, e finisco per andarci anch'io


(1) Personaggio del film "La Strada", (Federico Fellini, 1954), è un lottatore del circo, interpretato da Anthony Quinn.



Traduzione italiana di Daniela Ceglie

martedì 22 luglio 2008

Cabaret Voltaire - Nag Nag Nag

lunedì 21 luglio 2008

Report: Writing Day @ Imperia

venerdì 18 luglio 2008

Soulfly - Conquer (Roadrunner, 2008)


Non è ancora uscita ufficialmente l'ultima fatica dei Soulfly, ma vista la nostra devozione alla pirateria e la lungimiranza di qualche tecnico degli studi di registrazione (senza la quale saremmo privi di queste chicche in anteprima), ci sembrava giusto far trascorrere una buona estate a tutti in compagnia delle suadenti "melodie" di Max e soci.
Ad un primo e non troppo attento ascolto, si può certamente dire tutto ma non che i quattro si siano sgonfiati o siano in una fase calante. Il disco è bello massiccio e potente, e il Cavalera urla come un ossesso. Le liriche sono a dir poco incandescenti (i titoli sono alquanto espliciti) e sempre improntate a una critica generale verso le irrecuperabili derive della società contemporanea.
Insomma, Massimiliano si dimostra ancora una volta una macchina da riff e da testi di qualità sopraffina, considerando che dal 2005, anno di uscita dell'ultimo album dei Soulfly Dark Ages, a oggi, il nostro è riuscito a incidere altri due dischi (Inflikted con i Cavalera Conspiracy e Conquer appunto).
Alla domanda di un giornalista su quali fossero le sue previsioni per il futuro, la risposta di Max è stata: "Lo sai, io ormai nella società non ci posso più rientrare, I'm fucked...mi sono fatto questi segni sulla gola...il mio futuro è nella musica, a vita".
Grazie.

Tracklist

  1. Blood fire war hate
  2. Unleash
  3. Paranoia
  4. Warmaggedon
  5. War ghost
  6. Rough
  7. Fall of the Sycophants
  8. Doom
  9. Rot
  10. Touching the void
  11. Soulfly VI

ps: so dell'esistenza di una limited edition con 3 bonus tracks e tanto di dvd allegato. purtroppo al momento è irreperibile. ;-)


Clicca qui per scaricare il cd con eMule (ed2k link)!

mercoledì 16 luglio 2008

giovedì 10 luglio 2008

Mondiali antirazzisti 2008 @ Casalecchio di Reno

Bellissimo!
Anche quest'anno siamo riusciti a presenziare ai meravigliosi Mondiali Antirazzisti che, per il secondo anno consecutivo, si svolgono a Casalecchio (Bologna) e andranno avanti fino a domenica 13 luglio. Un'iniziativa davvero lodevole con una macchina organizzativa già rodata ed efficiente.
E' una sorta di festival della fratellanza e dell'antirazzismo ultrà, che si svolge in un bellissimo parco dove si può campeggiare gratuitamente per quattro notti. A partecipare sono tifosi di mezzo mondo: quest'anno sono state contate ventinove nazionalità, con ragazz* provenienti da tutta Europa più qualche rappresentanza australiana e lituana.
Ci sono banchetti, stand gastronomici e alcolici, concerti tutte le sere e dj set fino all'alba. Gli ultras fanno il resto: cori dalle 3 del pomeriggio ininterrottamente fino al mattino, fumogeni accesi ogni cinque minuti e fiumi di birra e vino.
L'evento clou dei M.A. è il torneo di calcetto, al quale, se si vuol partecipare (minimo sette giocatori), ci si deve iscrivere a tempo debito, visto l'enorme numero di squadre (quest'anno sono ben 209!). Per qualunque altra informazione andate sul sito www.mondialiantirazzisti.org.
Ieri sera, primo giorno della manifestazione, c'è stato lo show dei Los Fastidios: memorabile atmosfera come ben documentano il video (nonostante l'infima qualità) e le foto (cliccateci su per ingrandirle) qua sotto.




mercoledì 9 luglio 2008

Sgonfia anche tu un Suv!

Da un po' di anni circolano per le città fuoristrada concepiti per la guerra, i cosiddetti Suv. Oltre ad essere esageratamente enormi per l'uso che ne viene fatto, questi rinoceronti della strada sono pericolosi per l'ambiente e per chi ha la sfortuna di scontrarcisi. Inoltre il Suv è davvero troppo ingombrante e la maggior parte di essi circola con a bordo il solo autista. Oltretutto la maggior parte delle strade italiane sono troppo strette per ospitare fuoristrada dalle misure americane.
Forse il Suv è diventato un sex-symbol, tanto da compensare l'inferiorità fallica di chi se lo compra.

A Parigi, da circa tre anni, i proprietari di questi "mezzi pesanti" non hanno vita facile. Infatti, qualcuno di loro, uscito di casa per andare al lavoro, pronto a montare sul suo bestione, si è imbattuto in un gesto di "ecoterrorismo": pneumatici a terra. Sul tergicristallo un volantino così recita:
«Madame, Monsieur,
la Sua macchina da guerra inquina in media due volte più di un veicolo leggero classico, aumentando le emissioni di CO2 (242 g di CO2 per chilometro in media per un 4x4 nuovo contro 146 g per una grossa berlina) e di conseguenza il numero di malattie respiratorie nei soggetti più deboli (persone anziane e bambini). Questo fuoristada, concepito per la guerra, è stato sfortunatamente adattato alle nostre città. Nell'ultimo semestre del 2004, le vendite di questo tipo di congegno sono aumentate del 20 per cento. In un incidente che coivolge un 4x4, i pedoni e i ciclisti vedono le loro possibilità di sopravvivenza divise per tre. Di conseguenza, noi procediamo alla copertura parziale del Suo debito di ossigeno liberando quello che si trova nei Suoi pneumatici». Firmato: «Più o meno chiunque disponga di un apparato respiratorio».
Davvero geniali. Gli autori sono i "dégonflé": commandi di ragazzi si aggirano di notte per le strade più tranquille di Parigi, armati di passamontagna e adattatori per pompe di bicicletta, per colpire uno degli ultimi simboli della modernità occidentale. L'adattatore serve a sgonfiare lentamente i pneumatici ed evitare il rischio che scatti l'allarme.
Sgonfiare e non bucare: così, il proprietario dell'auto ha scarse speranze di ottenere condanne o rimborsi. Inoltre gli "sgonfiatori" non dimenticano mai di lasciare sul parabrezza il volantino rivendicativo. Perché le imprese dei dégonflés non devono confondersi con banali atti di vandalismo.
La guida spirituale del movimento si fa chiamare «sous-adjudant Marrant», qualcosa come «sub-maresciallo Buffo». L'assonanza con il sub-comandante Marcos non è casuale, come si può desumere leggendo il seguente stralcio di una sua intervista, alle quali è solito presentarsi in passamontagna:

«L'immaginario della lotta zapatista», spiega il sub-maresciallo, «ruota attorno all'idea che è necessario rinunciare al proprio volto, alla propria identità per lasciare spazio alla battaglia dei popoli indios, che sovrasta tutto, comanda tutti». E continua: «Anche noi, facendo le debite proporzioni, dobbiamo abbandonare i personalismi, per concentrare l'attenzione sulla battaglia culturale contro la tirannia dell'apparenza e dello spreco, una battaglia che è di tutti». «Questo ci permette», precisa, «di moltiplicare i metodi della lotta: oggi attacchiamo i 4x4, domani toccherà ad un altro simbolo del consumismo scriteriato».
«Il Suv è un veicolo di campagna, non serve a nulla in città: troppo grande, è pericoloso e inquinante. Chi lo acquista cerca uno status symbol, che esprima originalità e senso dell'avventura, lusso e potenza. Sa bene di inquinare di più, ma se ne frega». E per di più in piena crisi petrolifera, aggiungo io.
«Il mercato dell'automobile ha alle spalle lobby troppo potenti. Politicamente, non c'è nulla da fare». Si deve passare all'azione diretta: «L'attivista è di solito un debole che attacca un potente. In questo caso, noi colpiamo direttamente il consumatore. È il cittadino che affronta un altro cittadino». «La nostra è una scelta provocatoria, ne siamo coscienti e ce ne assumiamo le conseguenze. Abbiamo scatenato e scateneremo reazioni violente: ci chiamano terroristi, riceviamo centinaia di mail di minaccia, e i proprietari dei Suv hanno cercato persino di organizzare ronde notturne per stanarci!». Ma anche questo fa parte della strategia dei dégonflés, è anzi lo scopo stesso delle loro azioni: «Vogliamo suscitare il dibattito, far riflettere sull'assurdità di avere un 4x4 in città. È solo una moda, l'ultimo accessorio dello snobismo. Allora basta cambiare la moda, farlo diventare di cattivo gusto. E la gente comprerà un'altra auto».

Le prime incursioni dei dégonflés sono state lanciate dalla tribuna delle "Brigate anti-pubblicità" (http://bap.propagande.org/ - consiglio di visitare il sito per apprezzare le azioni dimostrative, artistiche e situazioniste del movimento).
In seguito, attivisti provenienti da diversi percorsi si sono incontrati per una battaglia comune, in varie città della Francia e in altre nazioni europee, creando un movimento dal basso che si è sviluppato grazie al web, che non è più (o, almeno, non solo) iniziativa collettiva, organizzata e diretta dall'alto, dai partiti, dalle associazioni, dai movimenti. Inoltre, ecologisti e sgonfiatori inieme, organizzano manifestazioni di protesta di fronte alle vetrine dei concessionari che espongono i fuoristrada: trovando in queste situazioni modi di agire comune.

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lunedì 7 luglio 2008

Ultimi acquisti


LUDICHRIST -
Immaculate deception (1986, Combat Core)


Debut-album per questo poco conosciuto quintetto newyorkese che, nonostante la breve carriera (si scioglieranno nel 1989, dopo l'uscita del loro secondo lp), merita un giusto spazio nella storia del punk/hardcore.
La musica può essere inserita nel filone nel N.Y.H.C., con parti decisamente cadenzate (talvolta ai limiti del primo hardcore-rap dei Beastie Boys) che si alternano a brani thrash al fulmicotone, da un minuto e poco più. Ciò che probabilmente distingue i Ludichrist dal resto della scena dell'epoca è l'utilizzo, mai esagerato, di sonorità, accordature e assoli tipicamente metal, fottutamente efficaci nei brani tirati.
Per quanto riguarda i testi, anche qui le tematiche sono prevalentemente sociali e di denuncia: in primo luogo una forte critica anticattolica (come suggerisce il nome della band), ma numerosi sono anche i riferimenti alla politica e alla società americana. Tutto ciò senza disdegnare qualche lirica meno impegnata e decisamente più cazzara.

Da sottolineare la partecipazione, come guest-vocalists (nel brano
You can't have fun), di diverse personalità di spicco della scena newyorkese degli anni '80: dal mitico Roger Miret (Agnostic Front), ai cantanti dei Nuclear Assault (John Connelly) e dei Leeway (Eddie P. Sutton).

Il pezzo: Government kids

Tracklist
  1. Fire at the Firehouse
  2. Most people are dicks
  3. Murder bloody murder
  4. Blown into the arms of Christ
  5. Big business
  6. Only as directed
  7. Games once played
  8. Green eggs and ham
  9. Immaculate deception
  10. You can't have fun
  11. Government kids
  12. Legal murder
  13. Down with the ship
  14. Thinking of you
  15. Tylenol
  16. Mengele
  17. Young white and well behaved
  18. Last train to Clarksville
  19. God is everywhere

Joy Division - Atmosphere

sabato 5 luglio 2008

Claudio Cecchetto genera mostri


Immancabile appuntamento lunedì 11 agosto alle 21.30 in piazza Duomo a Imperia, con i sensazionali Finley.
Notizie di corridoio sospettano che il concerto sia stato voluto dalla questura, che godrà così di un posto in prima fila in mezzo alle sbraitanti ed eccitate orde dell'Mtv (de)generation.
Purtroppo, contemporaneamente allo show delle quattro fichette lombarde, si svolgerà nella salita di via Porta Nuova, la tradizionale sagra del camoscio in carpione, che culminerà con l'attesissima sfida di lancio di uova verso l'antistante piazza del Duomo.
Stupisce e rattrista davvero, la coincidenza di due avvenimenti così importanti per la cittadinanza imperiese. Siamo tuttavia convinti che l'uovo abbia delle importanti proprietà benefiche per il cuoio capelluto.

giovedì 3 luglio 2008

Giuliano Bruno, un ragazzo


Italia, nordest, febbraio 2007. Giuliano Bruno è un liceale antifascista. Di ritorno da una manifestazione a Treviso viene aggredito e picchiato da un gruppo di Skinheads neofascisti. Giuliano non esce più di casa, ha paura. Da quell’episodio passano alcuni giorni, gli amici lo invitano a uscire. Partono in macchina, vanno verso il centro di Treviso, uno di loro scende, va in cerca di un altro compagno. Poi torna e dice a Giuliano: "Non uscire! Stanno arrivando gli Skinheads!" Arrivano. Aprono la porta della macchina. Giuliano è rimasto dentro assieme a un altro ragazzo. Gli chiedono: "Sei Giuliano Bruno?". "Sì, sono io". Lo colpiscono con violenza in testa. L'amico prova a difenderlo. Gli rompono il naso.
Dopo la seconda aggressione Giuliano lascia la scuola, non vuole più stare nel trevigiano. Comincia a vagabondare per l’Europa. Partecipa alla manifestazione contro il G8 di Haligendamm, in Germania. Torna in Italia, trova alcuni lavori occasionali. Poi riprende a studiare, questa volta a Trieste.
La mattina del 5 maggio 2008 lo trovano a terra, sotto casa sua. Suicida.

Giuliano Bruno è morto respirando ogni giorno quest’atmosfera che viviamo in Italia, questo misto di nebbia di Weimar, di paura argentina e di grottesca farsa italiota. Condita dai pogrom e dai rigurgiti neorazzisti, dagli assalti delle teste rasate, dall’intolleranza verso tutto ciò che non sia la voglia di fregare il prossimo per comprarsi il Suv. Un’epoca agra e triste, una “mala notte” a cui Giuliano ha reagito con l’ultimo gesto del ribelle, quello che rivendica il proprio diritto di secessione da un mondo tanto vile e letale.

di Alberto Prunetti, Carmilla on line

mercoledì 2 luglio 2008