giovedì 25 dicembre 2008

mercoledì 24 dicembre 2008

Povia culo!


martedì 23 dicembre 2008

Buone feste!

sabato 20 dicembre 2008

Dardos everywhere

Il mitico Ed ha deciso, spontaneamente, di assegnarmi un premio dall'altisonante motivazione.

Il regolamento del premio è il seguente:
1. accettare e comunicare il regolamento visualizzando il logo del premio
2. linkare i blog che ti hanno premiato
3. premiare altri 15 blog meritevoli avvisandoli del premio.

Conscio di non aver fatto nulla per meritarlo, sparo invece 10 (che a 15 non ci arrivo) tra i miei blog preferiti, escludendo quelli già premiati:

exfalsoquodlibet
mazzetta
qualcosa del genere
La Botte di Diogene
Gratta e Vinci
Polvere da sparo
Bananarchia
LoScorpione
NUTOPIA

giovedì 18 dicembre 2008

Racconti emiliani

Scopro tramite il blog inkiostro, un nuovo interessante progetto che vede coinvolto l'ineffabile Max Collini, ovvero voce e testi degli OfflagaDiscoPax. Il nostro, accompagnato con suoni e rumori dal valido Jukka Reverberi (Giardini di Mirò), si impegna nella lettura di brani di vari autori: Tondelli, Nori, Simona Vinci, Morozzi, Philopat, Matteo B. Bianchi, più un paio di suoi inediti. Comune denominatore è, guarda caso, l'emilianità.
Putroppo i due, a causa degli ovvi impegni con le rispettive band, non sono riusciti più di tanto a portare lo spettacolo in giro, limitandosi a qualche sporadica comparsata. E' un peccato, perchè a giudicare dai pochi brani presenti sul loro myspace, sembrerebbe una collaborazione davvero ben riuscita.
Intanto gustatevi l'ottima Ultras


MusicPlaylist

martedì 16 dicembre 2008

J.J. Burnel - Freddie Laker

lunedì 15 dicembre 2008

"Noi non dimentichiamo, noi non perdoniamo"

Photobucket
Giornata di azione internazionale contro gli omicidi di Stato
- 20 dicembre 2008

Oggi (venerdì), l’assemblea del Politecnico occupato di Atene ha deciso di indire una giornata di azioni di resistenza in Europa e in tutto il mondo in memoria di tutti i giovani assassinati, i migranti e tutti coloro che stavano lottando contro i lacchè dello stato. Carlo Giuliani; i ragazzi delle banlieues francesi; Alexandros Grigoropoulos e tutte le altre innumerevoli vittime sparse per il mondo. Le nostre vite non appartengono agli stati e ai loro assassini! Il ricordo dei fratelli e delle sorelle uccisi, degli amici e dei compagni rimane vivo attraverso le nostre lotte! Noi non dimentichiamo i nostri fratelli e le nostre sorelle, noi non perdoniamo i loro assassini. Per favore traducete e diffondete questo messaggio per un giorno comune di azioni coordinate di resistenza in più posti possibile in giro per il mondo.

12-12-2008, assemblea del Politecnico occupato di Atene

I riflessi di George

domenica 14 dicembre 2008

Vivere senza soldi

Nel maggio 1996, Heidemarie Schwermer decide di cambiare radicalmente modo di vivere: regala i suoi mobili, abbandona l'abitazione e lo studio, e disdice l'assicurazione sanitaria.
Ciò di cui ha bisogno per vivere lo ottiene tramite gli scambi della "Centrale dai e prendi" da lei fondata a Dortmund, in Germania.
Dopo tanti anni senza soldi, afferma di essere addirittura più ricca di prima. Concetti come lavoro, tempo libero e vacanze acquistano un significato completamente nuovo e la vita trova una nuova integrità.

Come funziona l’associazione “Dai e Prendi”?
Tutto è fondato sull’idea del baratto e dello scambio, ognuno dichiara che tipo di servizio è disposto a scambiare secondo le proprie attitudini e capacità: babysitting, informatica, conversazione in lingua straniera o semplicemente una torta fatta in casa. Coloro che aderiscono all’associazione, una volta che hanno fatto la propria offerta, ricevono la lista completa di tutte i servizi messi a disposizione dagli altri membri. Ognuno può telefonare agli altri soci ed effettuare lo scambio secondo la modalità concordata. Il valore dei servizi offerti e di quelli ricevuti non è valutato in denaro, ma semplicemente scambiato. L’idea che mi ha spinto a fondare l’associazione era proprio questa: dimostrare come fare a meno del denaro.

Com’è nata questa idea?

Avevo saputo che in Canada, dopo il fallimento di una grande industria, gran parte della popolazione di quel villaggio era rimasta senza lavoro, così cominciarono ad aiutarsi l’un l’altro mediante il baratto: “Io ti riparo il tetto, tu mi fai da babysitter per i bambini”. Non avevo mai visto reti simili in Germania, se non le cosiddette “banche del tempo”, e pensai di provare questa strada anche nel mio paese.

Da qui dunque l’idea di vivere senza soldi?

Sì, già allora pensavo a scambi tra persone non basate sul denaro ma sull’idea del baratto. Così, nel ‘96 decisi di fare l’esperimento di vivere per un anno intero senza soldi. L’esperimento ha funzionato e dopo l’anno di prova ho proseguito. Oggi posso affermare che vivere senza soldi è possibile e per certi versi è molto più “ricco”.

Ma come affronta concretamente i mille bisogni quotidiani? Per esempio, dove dorme?

Vivo un po’ in una casa, un po’ in un’altra. A volte le persone che vanno in vacanza mi chiedono di prendermi cura dei loro appartamenti. Alla base di questo mio comportamento c’è sempre l’idea di “Dai e Prendi”: l’idea del baratto. E tutto ciò è molto più importante e prezioso dell’avere un mio letto, una casa o un’auto propria. Quello che davvero conta per me è il contatto con la gente.

Quindi, la sua è una sorta di filosofia?

Alla base del mio comportamento ci sono riflessioni profonde e soprattutto la proposta di un modello per un mondo nuovo. Un mondo in cui non sia il denaro il valore principale e supremo della vita: un mondo senza competizione, in cui il semplice amore tra le persone e il supporto reciproco arrivino ad acquistare una posizione molto più elevata di quella attuale. Valori diversi da quelli di oggi, dove il denaro domina il mondo.

Cos’è che dai e ricevi gratis ogni giorno?

Ricevo un letto, cose da mangiare, vestiti. Tutto quello di cui ho bisogno per la mia vita quotidiana. In cambio offro il mio supporto e il mio aiuto: offro me stessa. Ogni tanto posso offrire un aiuto per la cura delle case, altre volte offro un aiuto per le loro anime. In generale offro il mio tempo e in questo modo sia io che le persone con le quali mi metto in contatto siamo contenti e soddisfatti di un rapporto simile.

Ma non è un modo di vivere molto complicato? Come fa per esempio a viaggiare?
Spesso viaggio in treno: le persone che mi invitano da qualche parte, in qualche città , pagano il mio biglietto. Altre volte viaggio in macchina con amici. Di solito vengo ospitata in casa di persone che mi chiamano perchè io vada ad aiutarli in qualche modo. Spesso viaggio anche per parlare a conferenze o per tenere delle lezioni e quindi c’è qualcuno che mi paga il biglietto.

Ma non le capita mai di desiderare per esempio di andare al cinema? In questi casi come fa?
Penso a chi potrebbe venire al cinema con me e gli offro qualcosa in cambio del prezzo del biglietto.

Ma questo non vuol dire dipendere completamente dagli altri?

A dire la verità ora mi sento molto più libera di prima. Il denaro spesso separa gli esseri umani invece che unirli. E’ piacevole pagare con il denaro, ma questo alla fine ti isola dal mondo, ti separa dalle altre persone. Quando si usa il denaro non c’è confronto, non c’è dialogo. La mia è una sorta di lotta contro l’anonimato della nostra società, tant’è vero che da quando vivo senza denaro i contatti e le relazioni si sono intensificati.

Com’è nata l’idea di scrivere un libro? E che cosa ha fatto dei proventi percepiti con la sua pubblicazione?

La casa editrice mi ha chiesto di scrivere un libro dopo una mia partecipazione a un programma televisivo. Alla fine ho devoluto tutto il ricavato delle vendite a persone che ne avevano bisogno.

Conosci altre persone che vivono come te, senza soldi?

Ci sono alcune persone che vivono senza soldi per scelta, ma in un modo abbastanza diverso dal mio.

Sei in contatto con altre associazioni simili alla tua?
Ho lasciato Dortmund un po’ di tempo fa, le organizzazioni che promuovono lo scambio e il baratto sono state un punto di partenza: la mia filosofia è ora un’altra. Vivo un’esistenza basata sulla fiducia, cercando di evitare l’odio e i cattivi sentimenti. Penso che un cambiamento in questo senso è molto più auspicabile del vivere senza soldi. In fin dei conti il denaro è solo un simbolo, anche se vivere senza soldi richiede moltissima conoscenza e molta attenzione.

Qual è la motivazione profonda che ti ha portato alla scelta di vivere senza soldi?

Non mi sento certo una “missionaria”. Cerco solamente di occuparmi di cose che penso siano utili anche per altre persone. Ma non sogno che tutti facciano come me: ognuno deve trovare la propria strada. Mi interessa sviluppare progetti, dove il dare e il ricevere siano in equilibrio, in modo che tutti ne possano trarre vantaggio. Il mio obiettivo è che le persone non si sentano più vittime, ma vincitrici e che possano agire in maniera ottimista, determinata e soprattutto che acquistino fiducia in se stesse.

Intervista a cura di Federica Seneghini
.

Per chi volesse approfondire di più, leggete il libro di Heidemarie Schwermer dal titolo: "Vivere senza soldi" Editrice AAM Terra Nuova. L'esperienza raccontata non avanza pretese di essere universalmente vincolante ma, in una società profondamente mercificata, rappresenta un modello concreto di speranza.
Ovviamente, consiglio di non acquistare il libro, bensì di prenderlo in prestito in biblioteca.
Nella mia città l'ho trovato. Buona lettura!

sabato 13 dicembre 2008

Solo Gesù può salvarci dalla crisi

"E’ motivo di grande soddisfazione presentare il Crocifisso ligneo attribuito a Michelangelo Buonarroti, un’opera di raffinata qualità tecnica e di grande interesse scientifico, la cui recente acquisizione da parte dello Stato italiano costituisce un importante arricchimento del nostro patrimonio storico artistico, evitando inoltre il rischio di un possibile espatrio oltre i confini nazionali di questa preziosa scultura. Davvero perfetta è l’armonia raggiunta dal sommo artista tra la nobiltà del corpo di Cristo e la sofferenza del Suo sacrificio per la redenzione dell'umanità. E' per me ragione di profonda e commossa emozione che questa sacra immagine accolga il Santo Padre Benedetto XVI nella Sua visita del 13 dicembre 2008 all'Ambasciata d'Italia presso la Santa Sede, quale simbolo della nostra civiltà e di valori universali, opera del maggiore artista del Rinascimento che lasciò in Vaticano - dalla Cappella Sistina alla Cupola di San Pietro - così eccelsa testimonianza d'arte e di fede. Infine in un momento delicato e di crisi come quello che stiamo attraversando, è fondamentale destinare le poche risorse disponibili a progetti e iniziative che abbiano un significato così alto che possiamo consegnare alle generazioni future”.

ART: Michelangelo Buonarroti (forse)
LYRICS: Sandro Bondi

Bello vero?
Veramente stupendo, nulla da dire.
Sapete però quanto ci è costato "evitare il rischio di un possibile espatrio oltre i confini nazionali di questa preziosa scultura" di appena 40 cm?
3.2 milioni di euro.

Ora, io comprendo e appoggio la valorizzazione dell'arte, ma in un momento come questo non potevamo investire i soldi in qualcosa che avesse anche solo una minima parvenza di utilità sociale, invece che acquistare un portachiavi macabro, forse scolpito da Michelangelo? E poi perchè dobbiamo subito consegnarlo al cane bianco, facendogli così fare bella figura?
Non so, potevamo dire a questo fortunato collezionista possessore dell'agognato oggetto: "Guarda, ti assicuriamo che te lo compriamo, piuttosto ti diamo un acconto e tu ce lo tieni da parte, ma adesso siamo troppo a bagno per permetterci una spesa così inutile".
Bondi invece è entusiasta e dice, anzi, che è proprio questo il modo migliore di investire le ultime risorse: in "progetti e iniziative che abbiano un significato così alto che possiamo consegnare alle generazioni future".

Progetti??!

giovedì 11 dicembre 2008

I massoni e il presidente

Pacatamente e serenamente, mi sono perso questo ghiotto appuntamento istituzional-massonico,
per fortuna, ci ha pensato il mio (e anche vostro) presidente a complimentarsi e ringraziare per la lodevole iniziativa, con un bel telegrammino di apprezzamento:
Chissà se, durante l'imparzialissimo dibattito, avranno citato l'articolo 21 punto 2 della venerabile Dichiarazione dei Diritti umani, che dice più o meno così:
Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese.

E poi c'è anche qualcuno che si lagna del fatto che siamo un paese di raccomandati.

ps: tranquilli. Il Prodi a cui hanno dedicato l'aula non è Romano. E' suo fratello.

I gemelli "rimbalzo"

via Mauro Biani

mercoledì 10 dicembre 2008

Crisis? What crisis?!

via maestroalberto

Italia-Grecia 1-1?

Sono anni grigi i nostri. Anni di proiettili deviati, di polizie deviate, di ministri deviati.
Dopo i fatti di Genova, sui quali potete ascoltare una sconcertante ammissione di colpa da parte del ripescato Ministro di un presunto sviluppo economico,

ora tocca ad Atene.
Italia-Grecia: situazioni simili/reazioni opposte.


Se da noi, dopo l'omicidio di Carlo, anzichè registrare un innalzamento dello scontro da parte dei manifestanti, abbiamo dovuto subire l'ennesima dimostrazione di forza della nostra polizia, in Grecia è invece avvenuto il contrario. Una vera e sentita reazione, delle frange probabilmente più estremiste del movimento, si è sommata al malcontento per le recenti proposte di riforma del governo greco, trasformandosi in una massiccia protesta collettiva alla quale partecipa gran parte della popolazione.
In Italia non siamo più capaci a ribellarci. Troppo impegnati a spinzettarci le sopracciglia, a seguire i tigiquattro e a non preoccuparci di null'altro se non di ciò che rientra nella nostra privata proprietà. E così in risposta ai recenti scempi riformativi del governo, ecco alcune timide manifestazioni sindacali e il pallido bagnasciuga (altro che onda...) della protesta studentesca.
Ecco invece il tono della protesta in Grecia:Tristemente, ad accomunarci sono, una volta di troppo, le giovani vite spezzate e le polizie assassine.

Ciao Carlo. Ciao Alexandros.


Qui e qui, due interviste che illustrano bene i motivi della rivolta e lo svolgersi dei fatti.

Qui, infine, trovate una pagina del blog di baruda con tutti gli aggiornamenti da Atene.

martedì 9 dicembre 2008

Guerrilla gardening

C'è modo e modo di fare la guerra e diversi possono essere gli obiettivi da colpire.
A milano da più di due anni ci sono dei guerriglieri che lanciano bombe davvero intelligenti. Bombe di semi. Questi ragazzi combattono contro il cemento che soffoca le nostre città e agiscono in prima persona per rendere più vivibili gli spazi urbani.
La cosa sorprendente è che agiscono come dei veri guerriglieri, cercando di passare inosservati durante le azioni, addirittura pianificando in anticipo ogni singola operazione.

TRASFORMIAMO IL CEMENTO IN FIORI

Guerrilla Gardening è un gruppo aperto a tutti, un gruppo di appassionati del verde che ha deciso di interagire positivamente con lo spazio urbano attraverso piccoli atti dimostrativi, quelli che noi chiamiamo "attacchi" verdi. Guerrilla Gardening si oppone attivamente al degrado urbano agendo contro l'incuria delle aree verdi. L'attività principale del gruppo è quella di rimodellare ed abbellire, con piante e fiori, le aiuole e le zone dismesse o dimenticate della città. Il movimento è nato in Italia circa 2-3 anni fa da un gruppo di giovani milanesi che ancora oggi segue e consiglia i gruppi indipendenti. La popolazione cittadina risponde bene, alcune aziende di giardinaggio ci aiutano con consigli e donandoci piante e materiali pro-causa, altri si limitano ad applaudire e ad apprezzare le nostre azioni. Ogni giorno nuovi "guerriglieri" si aggiungono alla nostra causa, per trasformare e riappropriarsi degli sterili ed impersonali spazi comuni cittadini. Nuovi gruppi stanno nascendo in tutte le grandi città. Anche tu puoi diventare un Guerrilla-Gardener: documenta un attacco e inviaci le fotografie, verrai segnalato sul nostro nuovo sito web!

Un semplice esempio per iniziare:

BOMBA DI SEMI Avvolgi in carta di giornale terriccio, fertilizzante, e semi di fiori che vorresti veder nascere. Il tutto imbevuto d'acqua. Ora avvicinati ad un cantiere in disuso o ad una zona abbandonata e lancia le flower-bomb. Dopo qualche settimana potrai apprezzare splendide fioriture in luoghi dimenticati.


Per ulteriori informazioni visitate il sito del gruppo guerrilla gardening.

sabato 6 dicembre 2008

Medici delatori? No, grazie!

L'art. 32 della Costituzione Italiana sancisce come diritto fondamentale dell'individuo il diritto alla tutela della salute e garantisce agli indigenti il diritto alle cure gratuite, anche nell'interesse della collettività.

Il DL 286/98 all'art. 35 prevede la gratuità delle cure urgenti ed essenziali anche agli stranieri non iscritti al SSN, privi di permesso di soggiorno, e privi di risorse economiche e non prevede nessuna segnalazione, salvo i casi di obbligatorietà di referto, come per i cittadini italiani.

La Lega Nord - Padania ha presentato attraverso 5 Senatori un emendamento che prevede l'abrogazione del comma 5 dell'art. 35 e abolisce la gratuità della prestazione urgente ed essenziale agli stranieri non iscritti al SSN e privi di risorse economiche, e propone inoltre l'obbligo per le autorità sanitarie di segnalarli all'autorità competente.

I Pediatri di libera scelta aderenti alla FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri) operanti nel SSN, sottoscrittori di questo appello,
ritengono gravissimo tale emendamento che finirebbe per respingere in sacche di esclusione la popolazione più indigente e ne richiedono il ritiro:
esso non è soltanto la negazione di un diritto costituzionalmente sancito, ma costituisce anche un pericolo per la tutela della salute della collettività, per la mancata cura di patologie anche gravi, con conseguente rischio di diffusione e rappresenta inoltre un pericoloso passo legislativo verso l'abolizione del diritto alla cura.

Ritengono inoltre che la segnalazione all'autorità competente di un paziente indigente sia in aperto contrasto con il codice etico ordinistico al quale i medici debbono attenersi e di cui affermano il primato.

Denunciano con preoccupazione che tale emendamento priverà della assistenza sanitaria essenziale migliaia di bambini divenuti "per Decreto invisibili e senza diritti" in totale contrasto con la Convezione ONU sui diritti del fanciullo e richiedono che lo Stato Italiano firmatario con L. 176/91 della Convenzione ONU di New York del 20.11. 1989 sui diritti del fanciullo garantisca ad ogni minore straniero il pieno diritto di usufruire delle prestazioni mediche pediatriche a prescindere dalla regolarità del soggiorno.

Richiedono quindi a tutti i colleghi Pediatri, a tutti i Medici, agli Operatori Sanitari e a tutti i Cittadini Italiani ai quali stanno a cuore i fondamenti dello stato sociale e la solidarietà di sottoscrivere questo appello.

FIRMA L'APPELLO LA SALUTE E' UGUALE PER TUTTI

venerdì 5 dicembre 2008

Paura delle piazze?



Allora, quella volpona della nostra ministra ha deciso di far sapere al mondo che è al corrente dell'esistenza di un'entità chiamata Internet ("Eddai che ssacra c'ha pure gugol in ompeig!1!11!").
Per farlo, con nostro sommo gaudio, ha scelto di aprire un canale su youtube.
Per confrontarsi con gli studenti.
Basta.

Cioè, un ministro dell'Istruzione, apre un canale su youtube e non mette dei video che illustrano le sue idee, che spiegano meglio le sue intenzioni (lo so che ciò significherebbe il ritorno del cinema muto ma...).
No.
Mette un video dove dice di volersi confrontare.

Purtroppo in questa nostra cultura post-atomica il concetto di piazza assume sempre più dei connotati spregiativi e rozzi. E pensare che nell'antica Grecia, il termine con il quale si era soliti indicare il centro pulsante della vita di un paese (agorà), aveva un'etimologia ben precisa: condurre, governare.
Qua tuttavia si finge di non vedere le centinaia di migliaia - facciamo anche milioni - di studenti che hanno manifestato per le strade di tutta Italia in questi mesi.


Forse che quelli non sono in grado di sostenere un confronto "civile"?
Che quelli sono solo dei facinorosi?
Che quelli non vogliono discutere ma solo attaccare?

La paura del popolo è un vizio antico e consolidato del potere. Quando la popolazione viene costretta a subire decisioni calate dall'alto, e giustamente si ribella, i governanti la screditano tacciandola di inciviltà. Si cerca un pubblico più compiacente e si continua la propaganda come se nulla fosse. Sicuri così di non avere altri ostacoli che intralcino il cammino.

Qui, però, si va oltre (d'altra parte, siam un paese d'avanguardisti noialtri!). Qualcuno avrà suggerito alla ministra (perchè non la credo capace di tanto) la brillante idea di youtube.
E lei, entusiasta, l'avrà fatta subito sua.

Ecco, però ci sono due problemini:

1) ottima la scelta di comunicare via web. Se non altro perchè c'è quel piccolo vantaggio che la gente non la devi vedere in faccia (almeno ci avesse dato il suo contatto skype facevamo delle videochiamate);
2) secondo recenti dati, Internet è in calo nel nostro paese: 42% per quanto riguarda i nuovi abbonamenti. Ora, nella speciale classifica europea, siamo tra la ridente democrazia greca (31%) e l'avanzatissima Cipro (43%). Sotto la Grecia, rimangono solo Romania e Bulgaria.

Facile confrontarsi così. Con quattro nerd rincoglioniti.
Si va dunque oltre la semplice paura del popolo.
Si è sconfinati una volta di troppo nella codardia, nella vigliaccheria più spudorata.

Se da un lato questi atteggiamenti sono difficilmente digeribili, dall'altro sono anche segnali premonitori di una vasta e imminente crisi. Speriamo risolutiva.

Voi che ne dite?

p.s.: in due giorni il video è stato visto 70.000 volte e ha ricevuto 1350 commenti. Mi auguro che lo intasino e siano costretti a chiudere il canale.

giovedì 4 dicembre 2008

I verbi ausiliari

Umani diritti dei universale dichiarazione

Se qualcuno, per masochismo, volesse darci un'occhiata, è qua.

mercoledì 3 dicembre 2008

Austrian Death Machine - Get to the choppa




Video geniale!

A casa

Fingendoci per un momento sinceri democratici, invitiamo tutte le forze politiche e sociali che vogliano realmente esercitare una funzione di opposizione all'attuale governo, a far propria la nostra proposta unica contro la crisi, il declino del paese, le verruche e forse anche l'impotenza: invitare piu' o meno gentilmente l'attuale esecutivo e gli emicicli parlamentari tutti a tornarsene a casa.
D'ora in poi non sara' piu' ammesso giudicare, soppesare, valutare, criticare le iniziative prese in sede di governo e/o parlamento, d'ora in poi non ci interessa piu' alcuna loro decisione, perche' viziata da un errore di fondo (exfalsoquodlibet, appunto): loro non dovrebbero piu' essere li'.
Importanti art-guru-designer stanno lavorando al logo dell'iniziativa, cosi' che tutti coloro che vorranno aderirvi possano facilmente identificarsi in qualche pixel, magari colorato.
Intanto siete invitati a diffondere l'iniziativa, convincendo parenti&amici che questa e' l'unica soluzione possibile perche' siano ancora possibili soluzioni.

via exfalsoquodlibet

Anacronismo

lunedì 1 dicembre 2008

Fiat

Uno di loro?

Via Lo Scorpione