venerdì 5 dicembre 2008

Paura delle piazze?



Allora, quella volpona della nostra ministra ha deciso di far sapere al mondo che è al corrente dell'esistenza di un'entità chiamata Internet ("Eddai che ssacra c'ha pure gugol in ompeig!1!11!").
Per farlo, con nostro sommo gaudio, ha scelto di aprire un canale su youtube.
Per confrontarsi con gli studenti.
Basta.

Cioè, un ministro dell'Istruzione, apre un canale su youtube e non mette dei video che illustrano le sue idee, che spiegano meglio le sue intenzioni (lo so che ciò significherebbe il ritorno del cinema muto ma...).
No.
Mette un video dove dice di volersi confrontare.

Purtroppo in questa nostra cultura post-atomica il concetto di piazza assume sempre più dei connotati spregiativi e rozzi. E pensare che nell'antica Grecia, il termine con il quale si era soliti indicare il centro pulsante della vita di un paese (agorà), aveva un'etimologia ben precisa: condurre, governare.
Qua tuttavia si finge di non vedere le centinaia di migliaia - facciamo anche milioni - di studenti che hanno manifestato per le strade di tutta Italia in questi mesi.


Forse che quelli non sono in grado di sostenere un confronto "civile"?
Che quelli sono solo dei facinorosi?
Che quelli non vogliono discutere ma solo attaccare?

La paura del popolo è un vizio antico e consolidato del potere. Quando la popolazione viene costretta a subire decisioni calate dall'alto, e giustamente si ribella, i governanti la screditano tacciandola di inciviltà. Si cerca un pubblico più compiacente e si continua la propaganda come se nulla fosse. Sicuri così di non avere altri ostacoli che intralcino il cammino.

Qui, però, si va oltre (d'altra parte, siam un paese d'avanguardisti noialtri!). Qualcuno avrà suggerito alla ministra (perchè non la credo capace di tanto) la brillante idea di youtube.
E lei, entusiasta, l'avrà fatta subito sua.

Ecco, però ci sono due problemini:

1) ottima la scelta di comunicare via web. Se non altro perchè c'è quel piccolo vantaggio che la gente non la devi vedere in faccia (almeno ci avesse dato il suo contatto skype facevamo delle videochiamate);
2) secondo recenti dati, Internet è in calo nel nostro paese: 42% per quanto riguarda i nuovi abbonamenti. Ora, nella speciale classifica europea, siamo tra la ridente democrazia greca (31%) e l'avanzatissima Cipro (43%). Sotto la Grecia, rimangono solo Romania e Bulgaria.

Facile confrontarsi così. Con quattro nerd rincoglioniti.
Si va dunque oltre la semplice paura del popolo.
Si è sconfinati una volta di troppo nella codardia, nella vigliaccheria più spudorata.

Se da un lato questi atteggiamenti sono difficilmente digeribili, dall'altro sono anche segnali premonitori di una vasta e imminente crisi. Speriamo risolutiva.

Voi che ne dite?

p.s.: in due giorni il video è stato visto 70.000 volte e ha ricevuto 1350 commenti. Mi auguro che lo intasino e siano costretti a chiudere il canale.

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