Sono anni grigi i nostri. Anni di proiettili deviati, di polizie deviate, di ministri deviati.
Dopo i fatti di Genova, sui quali potete ascoltare una sconcertante ammissione di colpa da parte del ripescato Ministro di un presunto sviluppo economico,
Dopo i fatti di Genova, sui quali potete ascoltare una sconcertante ammissione di colpa da parte del ripescato Ministro di un presunto sviluppo economico,
ora tocca ad Atene.
Italia-Grecia: situazioni simili/reazioni opposte.
Se da noi, dopo l'omicidio di Carlo, anzichè registrare un innalzamento dello scontro da parte dei manifestanti, abbiamo dovuto subire l'ennesima dimostrazione di forza della nostra polizia, in Grecia è invece avvenuto il contrario. Una vera e sentita reazione, delle frange probabilmente più estremiste del movimento, si è sommata al malcontento per le recenti proposte di riforma del governo greco, trasformandosi in una massiccia protesta collettiva alla quale partecipa gran parte della popolazione.
In Italia non siamo più capaci a ribellarci. Troppo impegnati a spinzettarci le sopracciglia, a seguire i tigiquattro e a non preoccuparci di null'altro se non di ciò che rientra nella nostra privata proprietà. E così in risposta ai recenti scempi riformativi del governo, ecco alcune timide manifestazioni sindacali e il pallido bagnasciuga (altro che onda...) della protesta studentesca.
Ecco invece il tono della protesta in Grecia:Tristemente, ad accomunarci sono, una volta di troppo, le giovani vite spezzate e le polizie assassine.
Ciao Carlo. Ciao Alexandros.
Qui e qui, due interviste che illustrano bene i motivi della rivolta e lo svolgersi dei fatti.
Qui, infine, trovate una pagina del blog di baruda con tutti gli aggiornamenti da Atene.
Italia-Grecia: situazioni simili/reazioni opposte.
Se da noi, dopo l'omicidio di Carlo, anzichè registrare un innalzamento dello scontro da parte dei manifestanti, abbiamo dovuto subire l'ennesima dimostrazione di forza della nostra polizia, in Grecia è invece avvenuto il contrario. Una vera e sentita reazione, delle frange probabilmente più estremiste del movimento, si è sommata al malcontento per le recenti proposte di riforma del governo greco, trasformandosi in una massiccia protesta collettiva alla quale partecipa gran parte della popolazione.
In Italia non siamo più capaci a ribellarci. Troppo impegnati a spinzettarci le sopracciglia, a seguire i tigiquattro e a non preoccuparci di null'altro se non di ciò che rientra nella nostra privata proprietà. E così in risposta ai recenti scempi riformativi del governo, ecco alcune timide manifestazioni sindacali e il pallido bagnasciuga (altro che onda...) della protesta studentesca.
Ecco invece il tono della protesta in Grecia:Tristemente, ad accomunarci sono, una volta di troppo, le giovani vite spezzate e le polizie assassine.
Ciao Carlo. Ciao Alexandros.
Qui e qui, due interviste che illustrano bene i motivi della rivolta e lo svolgersi dei fatti.
Qui, infine, trovate una pagina del blog di baruda con tutti gli aggiornamenti da Atene.
3 commenti:
Tristissimo pareggio, l'unico problema per i suoi assassini è che per noi CARLO E' VIVO!
sembrano piuttosto scalmanati i giovani in grecia.
Si vede che non è ancora arrivata mediaset
Beh,sono contenta di conoscerti così da vicino,per le tue idee e per quello che dici.Che servano o no queste parole giusto dirle.E chi non è d'accordo si butti.Ciao.
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