sabato 31 maggio 2008

Cannabis tipo forte, fiera internazionale della canapa @ Palanord


Dal 2005, ogni anno a Bologna si svolge una mostra-convegno ecotecnologica della canapa medicinale e industriale: Cannabis tipo forte, fiera internazionale della canapa.

Anche quest'anno non sono mancati i commenti di esponenti politici sull'evento. Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delega alle politiche antidroga dice: "Vogliamo dire basta alla cultura della droga. E per farlo vogliamo introdurre nell'ordinamento una norma che impedisca di fare propaganda, anche indiretta, a tutte le droghe, comprese quelle cosiddette leggere". "Questo anche alla luce dell'eccessiva e preoccupante leggerezza nei confronti delle droghe, che ha contribuito a creare le condizioni per casi quali quello di Roma, dove un tossicodipendente ha investito con l'auto e ucciso due giovani fidanzati, e quello di Milano, dove una banda di spacciatori adolescenti, sgominata dai carabinieri, riforniva di droga i propri compagni di scuola".
Silvia Noè, consigliere comunale de La tua Bologna, Udc, dice: "favoriscono la cultura dello sballo e veicolano l'idea che drogarsi non solo non fa male ma è bello".
Con puntualità più svizzera che italiana, poche settimane fa, è finito agli arresti domiciliari uno degli organizzatori della manifestazione, un medico, per coltivazione e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, fatto che la Noè non poteva non sottolineare.
Ma il pezzo forte è un'altra affermazione della Noè: "il marketing della droga e il business dello sballo è pericoloso!".
Venerdì, un'articolo sul Resto del Carlino iniziava così: "Si dà il via alla mostra dei veleni."
Non credo che ci sia molto da commentare. Dico soltanto che la canapa è l'unica pianta al mondo che si presta a migliaia di utilizzi e l'uso ludico è di sicuro quello meno importante. Ma siccome dopo la scoperta del petrolio l'Onu mise fuorilegge tale pianta, si vuole frenare la ricerca in questo campo e si vuole far passare un'evento del genere, unico in Italia, come un'incontro di sballati pro droga che provocano incidenti stradali. Un pò riduttivo? Comunque la canapa combatte la nausea, quindi sapete cosa fare dopo aver letto tali idiozie.

Per gli interessati, la fiera finisce domenica 1° giugno, al Palanord di Bologna.

mercoledì 28 maggio 2008

Consigli eco-logici

In un mondo alla rovescia, di capitalismo e sviluppo schizofrenici, è sempre più utile ricordare alcuni semplici consigli, che tutti possono adottare, per consegnare ai nostri figli un pianeta il meno inquinato possibile.
E' poco, soprattutto considerando che ad inquinare maggiormente sono le industrie e i delinquenti che dovrebbero smaltire i rifiuti, tuttavia è con tante gocce che si forma il mare.



Cambia la luce. Sostituisci una lampadina normale con un’altra a basso consumo per risparmiare 70 kg di CO2 l’anno e tanti soldi in bolletta (almeno 60 euro l’anno se le si cambia in tutta la casa). Le vecchie lampadine al tungsteno dovrebbero in realtà chiamarsi “stufette”: il 95% dell’elettricità la sprecano in calore inutile.

Più riciclo. La carta riciclata riduce del 20% la CO2 e salva gli alberi. La plastica diventa mille cose diverse. Riciclare il vetro fa risparmiare il 30% di CO2 e il 120% di materie prime. Riciclare le lattine di alluminio l’85%, e con 37 lattine si fa una caffettiera nuova.

Risparmia con “classe”. Un frigo di classe “A” va per 43 ore con la stessa energia consumata da uno di classe “C” in 16. Usa lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico: il tasto “1/2″ inganna, dà risparmi solo del 20%. E un bucato a 90°C consuma sette volte tanto che a 30°!

Niente luci rosse. Stereo, tv e dvd in “stand-by” succhiano da 70 a 150 euro all’anno d’elettricità, non per il led ma perché stanno accesi per “sentire” il telecomando. No, spegni tutto con il pulsante.

Riscalda meglio. Non coprire i caloriferi con niente. Abbassa il termostato, ogni grado in meno fa risparmiare l’8% annuo. Se la caldaia ha più di vent’anni, sostituiscila.

Climatizzatore. Se proprio devi, usalo moderatamente, non installarlo su una parete assolata, e quand’è acceso le finestre vanno chiuse.

Ai fornelli. Pentole dello stesso diametro della corona dei fornelli, altrimenti si spreca fino a un terzo di calore. E col coperchio! Senza si consuma il quadruplo di gas.

Meno carne. 1 kg di carne consuma 100 volte le risorse di 1 kg di cereali. 1 kg di patate assorbe 500 litri d’acqua, 1 kg di grano 900… 1 kg di carne da 25.000 a 100.000! E ogni hamburger fa fuori mezzo metro quadrato di foresta.

Meglio da agricoltura biologica. Oltre a inquinare meno, consumare meno energia ed emettere la metà dei gas delle altre, le fattorie bio hanno anche un ruolo “attivo” nel ridurre i gas serra. Ogni ettaro bio assorbe 1,5 kg di tonnellate di CO2 all’anno: per l’attuale superficie italiana fanno 1.650 mila tonnellate di CO2 all’anno.

Meno chilometri più stagionalità. Cerca di comprare prodotti locali. In tal modo si tenta di combattere l'inutile inquinamento prodotto dal trasporto di merci su lunghe distanze. Insomma, più verdure, solo di stagione, più cibi locali e meno trasporti internazionali.

Viva la spina. Se puoi, acquista prodotti alla spina (detersivi, latte, vino...): potrai utilizzare sempre lo stesso contenitore all'infinito.

Acqua di rubinetto. Ha tanti eco-vantaggi, costa poco, è controllata. Raccoglila in una brocca al mattino per la sera, così il cloro evapora ed è pure buona!

Meno pressione. Installa su tutti i rubinetti di casa i riduttori di pressione, consentono un risparmio notevole senza alcuna perdita di potenza del getto d'acqua.

Doccia uber alles. Fatti la doccia e non il bagno; non c'è bisogno di dire quanta acqua si risparmi. Sarà questa la risorsa decisiva nel futuro prossimo ed è dunque giusto usarla con intelligenza.

In macchina meno e meglio. Il 46% delle emissioni di CO2 dei trasporti viene da auto private. L’auto ben tagliandata può consumare il 5% in meno. Con le gomme gonfie, il 2%. Non partire subito: a freddo “beve” il 50% in più.

Metano non super. Se devi comprare un'auto, cercane una a metano o comprane una usata sulla quale poi installare un'impianto simile. Con un pieno di metano si fanno 250 km, si spendono solo 10 euro e ovviamente si inquina di meno.

Se si può, in treno. Da Milano a Roma un passeggero in aereo genera 80 kg di CO2; in auto da solo, 70 kg; in treno tre volte meno: 23 kg!

Pedalare. Se abiti in una città pianeggiante (ma anche no), usa la bici. Ormai le piste ciclabili si stanno diffondendo: un motivo in più per non inquinare e fare un pò di attività fisica.

Meno “usa e getta”. Le pile ricaricabili durano da 500 a 1000 cicli. Quelle usa e getta sono bombe chimiche irrecuperabili, per produrle si consuma 200 volte l’energia che contengono, l’80% finisce nella spazzatura normale contaminandola, e comunque non sono riciclabili in alcun modo. Usa accendini ricaricabili. Usa spazzolini con testina intercambiabile. Non buttare via i flaconi dei detergenti: tienine uno e compra le ricariche formato famiglia. Tutto ciò servirà a risparmiare denaro e a produrre meno plastica.

Al computer. Attiva la funzione “risparmio energia”. In pausa pranzo spegnilo bene, anche il monitor; e lo schermo Lcd consuma la metà.

Energia pulita. Accendi il contratto con un fornitore di energia rinnovabile.

Pianta un albero. Un solo albero assorbe almeno 1 tonnellata di CO2 nella durata della sua vita.

In libreria. “50 cose da fare per salvare il mondo e risparmiare denaro” di Andreas Schlumberger (Apogeo) e “Salvare il mondo senza essere Superman”, di Roberto Rizzo (Einaudi).

martedì 27 maggio 2008

Ah quanto è bello il progress @ Fuoriluogo


Spostata a sabato 7 giugno, l'interessante presentazione del libro "Colpisci dove più nuoce" Scritti di Ted Kaczynski, alla quale sarà presente la curatrice.

Teddy John Kaczynski è un anarco-primitivista fautore della distruzione della civiltà industriale e conosciuto con il soprannome di Una Bomber americano.
Gli elementi che caratterizzano il suo pensiero e la critica radicale alla società sono due: il senso d’inferiorità della sinistra e la sovrasocializzazione.
Ted Kaczynski sostiene l'impossibilità di scendere a compromessi con la civiltà industriale. Egli ritiene che le specifiche lotte - ecologiste\animaliste\sociali - (liberazione animale, lotta all’inquinamento, lotta per le rivendicazioni sindacali ecc.), seppur lodevoli, non intaccano in alcun modo il sistema industriale, per questo sostiene che, se si vuol ditruggere la civiltà industriale, sia necessario colpire i suoi gangli vitali: per es. il sistema delle telecomunicazioni, il sistema dell’energia elettrica, gli apparati dell’istruzione scientifica ecc.

Tratto da Anarchopedia

"E' una questione aperta se sia effettivamente vero che la biotecnologia sia la questione e il punto migliore dove attaccare politicamente il sistema. Ma è fuor di dubbio che i radicali oggigiorno stiano sprecando molte delle loro energie su questioni che hanno poca o nessuna rilevanza per la sopravvivenza del sistema tecnologico. Ed anche quando si indirizzano sulle questioni giuste, non colpiscono dove più può nuocere. Quindi, invece di correre dietro ai vari summit sul commercio mondiale per sfogare la propria rabbia contro la globalizzazione, i radicali farebbero bene a spendere un po' più di tempo nel pensare ed analizzare come colpire il sistema dove realmente gli può nuocere. Con mezzi legali, ovviamente!"

Tratto da Green Anarchy, n°8 2002

Dasantimajorsparty @ Xm24



lunedì 26 maggio 2008

Via il dente/Via il dolore


Dopo una preparazione psicologica di una settimana, oggi mi hanno finalmente estratto un dente del giudizio non ancora uscito, con un operazione di gengivectomia e una decina di punti di sutura.
La mia situazione era simile a questa:


Se è vero che durante l'intervento non si sente praticamente nulla (anche grazie alla decina di punzecchiature di anestetico), tuttavia svanito l'effetto dell'anestesia si sta come i pazzi.

Auguro a tutti voi che i denti del giudizio vi escano senza causarvi troppe complicazioni!

Saluther!

giovedì 22 maggio 2008

Eclectronica 7.0 @ Crash

Concerto @ Crash

mercoledì 21 maggio 2008

Liberiamo i saperi


Importante iniziativa per promuovere la liberazione dei saperi, domani e dopodomani al 38 di via Zamboni:

"Il sapere non è fatto per comprendere,
è fatto per prendere posizione"
M. Foucault

L’ unica università possibile è quella dell’ autoformazione, della messa in comune dei saperi, della creazione dal basso di pratiche di sapere e di lotta all’ altezza dei processi di trasformazione delle agenzie della formazione metropolitana. Il sapere quindi, come campo di battaglia. Stiamo assistendo al fallimento del 3+2, una riforma che ha portato alla dequalificazione e alla parcellizzazione dei saperi dentro l’ esperienza formativa, che ha provato a rimodellare i comportamenti e le pratiche di studio degli studenti costringendole alla caccia del credito, a ritmi da 12 esami l’ anno, a gabbie curricolari. Ebbene il 3+2 ha fallito: i fuoricorso continuano a popolare l’ università, il tasso dei laureati italiani continua ad essere al di sotto degli standard europei, la relazione tra formazione universitaria e mercato del lavoro è sempre più vissuta soggettivamente con insicurezza, timore, o come aspettativa delusa. L’ accademia italiana va al macero, sotto il peso opprimente della casta feudale ben rappresentata dalla CRUI e dalle relazioni di vassallaggio che contraddistinguono le linee di potere interne al mondo accademico.

lunedì 19 maggio 2008

La vera storia dello scontro di civiltà

Interessante appuntamento mercoledì 21 maggio all' Xm24 a Bologna:

Presentazione del libro

Mark LeVine

Perchè non ci odiano. La vera storia dello scontro di civiltà

DeriveApprodi, 2008


sarà presente l’autore

ore 22 concerto di Mark LeVine accompagnato dagli Hardonik.

Dopo svariati decenni di retorica politica siamo finalmente arrivati allo scontro di civiltà. Il mondo diviso in due vede schierate, da un lato, le forze del bene – coalizzate per la difesa della libertà e della democrazia – e, dall´altro, l´asse del male – un´alleanza tra integralisti religiosi decisi a riportare al medioevo le lancette della storia. L´Occidente democratico e l´Oriente musulmano non sono mai stati tanto distanti. Si è fatto di tutto per convincerci che le cose stanno così: esperti, strateghi, giornalisti, politici vanno paventando da anni l´imminente arrivo del nuovo mondo bi-polare. Ora ci siamo. In questo saggio esaustivo sul mondo arabo-musulmano, LeVine mostra quale sia stato l´impatto della globalizzazione e delle pratiche neo-coloniali su una regione che si estende dal Nordafrica al Medioriente, smantellando i luoghi comuni e i pregiudizi che sono alla base delle analisi dei neo-conservatori americani. La falsa contrapposizione tra «loro» e «noi» non solo è servita ad alimentare i peggiori fondamentalismi ma è stata il paravento dietro cui mascherare massacri e speculazioni economiche che continuano ad accrescere il potere e il controllo di una parte sull´altra. Un saggio storico ed economico che è anche il diario di viaggio di un occidentale che ha scelto di rispondere alle false domande poste dall´arroganza della sua stessa cultura. Un testo appassionante e ben scritto che, nella migliore tradizione del giornalismo d´inchiesta americano, riesce a tenere insieme un´analisi lucida e rigorosa con una scrittura scorrevole e coinvolgente. Un libro per riflettere e discutere.

Link al sito di Mark LeVine : www.meaning.org/levinebio.html

domenica 18 maggio 2008

Sfida filosofica @ Teatro delle Moline

Filosofi vecchi e nuovi si sfidano sul palco del Teatro delle Moline di Bologna. In una gara senza esclusione di colpi, la "Carneade Cup", ogni sera, per un totale di sette incontri, si sfideranno un filosofo portatore di certezze e uno seminatore di dubbi e di scetticismo; arbitri delle serate saranno gli spettatori che sceglieranno di volta in volta il vincitore. Il ciclo di conferenze-spettacolo, condotto e ideato da Carlo Monaco, si concluderà domani 14 maggio, il secondo ciclo è in programma dal 19 al 22 maggio.

I primi quattro incontri eliminatori vedranno Platone sfidare Protagora (lunedì 12 maggio); Cartesio contro Hume (martedi' 13 maggio); Freud contro Wittgenstein (mercoledi' 14 maggio) e, infine, Ratzinger contro Nietzsche (lunedi' 19 maggio). I vincitori di ciascuna gara si sfideranno nelle semifinali (20 e 21 maggio) e poi nella finale (22 maggio) che decretera' il campione della "Carneade Cup".

Notizia Adnkronos

sabato 17 maggio 2008

Concerto @ Atlantide

Un sogno impossibile

Lo yogurt fatto in casa


Come primo post, Luther e Betty sono lieti di proporvi la ricetta per fare lo yogurt in casa.
Dei vari metodi che si trovano sul web, questo è stato il migliore, il più affidabile e il meno complicato che abbiamo sperimentato.





Ingredienti necessari per iniziare:

- 1 litro di latte

- 1 cucchiaio di yogurt (preferibilmente di quello che contiene il lactobacillus bulgaricus e lo streptococcus termophilus)



Innanzitutto occorre tenere fuori dal frigo sia il latte che lo
yogurt finchè non raggiungono entrambi temperatura ambiente. Ciò è fondamentale per non compromettere la buona riuscita della ricetta.
Mettere il latte in una pentola abbastanza profonda, dal momento che durante l'ebollizione aumenta il suo volume di oltre il 100%; accendere inizialmente la fiamma a fuoco medio per poi ridurla quando il latte raggiunge l'ebollizione. Lasciare sobbollire 10
minuti.

A questo punto, lasciar raffreddare il latte per circa mezz'ora, fino al raggiungimento di una temperatura compresa tra i 40° e i 45° gradi. In mancanza di un termometro da cucina, sarà sufficiente immergervi il dito mignolo (il più sensibile), ben lavato e asciugato, per 3 secondi. Se provate tepore senza avvertire
bruciore, significa che potete proseguire con la ricetta, non prima però di aver tolto la pellicola di grasso che si sarà formata in superficie. Nel caso vi dimentichiate di guardare l'orologio, potete riscaldare nuovamente il latte sui fornelli.

In un bicchiere, unite il cucchiaio di yogurt con un po' di latte e mescolate con cura. A lavoro finito, unite poco alla volta il risultato con il latte rimanente, preferibilmente in una terrina di ceramica abbastanza capiente per contenere tutto il liquido, e copritela con un coperchio.


Ora il procedimento prevede che il liquido mantenga la sua temperatura per innescare il processo di fermentazione. Vi sono dunque due possibilità: chi possiede un forno elettrico può facilmente risolvere questo punto del procedimento (noi tuttavia non avendo mai sperimentato questo metodo non ci sentiamo di consigliarlo, anche per questioni di risparmio energetico).


L'altra possibilità consiste nel "costruirsi" il cosiddetto "accrocchio" (vedi immagine sopra): dovete semplicemente mettere un portalampada, con relativa lampadina da 60W circa (meglio sempre utilizzare lampadine a basso consumo, in questo caso andrà benissimo una lampadina da 21W), in un piatto piano. A questo punto collocare piatto e portalampada sul fondo del forno e posizionare la terrina con il liquido su di una griglia a poca distanza dalla fonte di calore. E chiudere il forno. Sarà sufficiente lasciare la lampadina accesa per 4 ore circa per ottenere lo YOGURT!


Lasciare che lo yogurt si raffreddi prima di metterlo in frigo. Per la conservazione vi consigliamo di utilizzare un unico o più vasetti di vetro con coperchio. Per facilitare quest'ultima operazione, sarà necessario rompere lo yogurt, ormai solido, mescolandolo con delicatezza. Potrà essere gustato solo dopo 8 ore di riposo in frigo. Questo yogurt può essere tranquillamente conservato in frigo e nei vasetti (sempre col coperchio) per una settimana.

I primi yogurt tenderanno ad essere un po' grumosi e gelatinosi, ma gustosi e per niente acidi (a differenza di quelli "naturali" dei supermercati). Per rifare la ricetta, sarà sufficiente tenere da parte un cucchiaio dello yogurt fatto precedentemente. Questo ciclo può essere ripetuto all'infinito: ciò vi garantirà un prodotto sempre più cremoso e gustoso.

Buona ricetta a tutti!
Fateci sapere se le vostre papille gustative sono rimaste soddisfatte!