mercoledì 21 maggio 2008

Liberiamo i saperi


Importante iniziativa per promuovere la liberazione dei saperi, domani e dopodomani al 38 di via Zamboni:

"Il sapere non è fatto per comprendere,
è fatto per prendere posizione"
M. Foucault

L’ unica università possibile è quella dell’ autoformazione, della messa in comune dei saperi, della creazione dal basso di pratiche di sapere e di lotta all’ altezza dei processi di trasformazione delle agenzie della formazione metropolitana. Il sapere quindi, come campo di battaglia. Stiamo assistendo al fallimento del 3+2, una riforma che ha portato alla dequalificazione e alla parcellizzazione dei saperi dentro l’ esperienza formativa, che ha provato a rimodellare i comportamenti e le pratiche di studio degli studenti costringendole alla caccia del credito, a ritmi da 12 esami l’ anno, a gabbie curricolari. Ebbene il 3+2 ha fallito: i fuoricorso continuano a popolare l’ università, il tasso dei laureati italiani continua ad essere al di sotto degli standard europei, la relazione tra formazione universitaria e mercato del lavoro è sempre più vissuta soggettivamente con insicurezza, timore, o come aspettativa delusa. L’ accademia italiana va al macero, sotto il peso opprimente della casta feudale ben rappresentata dalla CRUI e dalle relazioni di vassallaggio che contraddistinguono le linee di potere interne al mondo accademico.

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