venerdì 27 febbraio 2009

"Moi je t'ai donné la tua donna"

L'idiozia settimanale è qui

mercoledì 25 febbraio 2009

Rrronde!

Ieri Maroni ha detto a proposito delle ronde: "Noi intendiamo regolare in modo chiaro e preciso questa azione coinvolgendo i cittadini, ma sotto il controllo del Prefetto, del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, privilegiando le associazioni di carabinieri in congedo, di ex poliziotti e con una formazione e una selezione che oggi non c'e". "Ci sara' un controllo fortissimo da parte degli organi di Polizia e sara' richiesta la formazione per poter partecipare; non voglio dilettanti allo sbaraglio che vanno in giro e non sanno cosa fare quando c'e' un'emergenza".

Ma allora, nella logica di Maroni, visto che non si vogliono ronde fai-da-te, non sarebbe meglio aumentare il numero di poliziotti?
Ma no, meglio fomentare un pò di odio e razzismo e infiammare uno scontro sociale tra gli strati più bassi della società.
Divide et impera.

Praticamente ci sarà una forza di polizia parallela, appoggiata e addestrata dal governo, formata da fanatici, razzisti, spettatori del tg4 e da teste di cazzo fasciste.

Sentiamo cosa dice Enzo Letizia, segretario dell'Associazione nazionale funzionari di polizia: "Il rischio di politicizzazione della sicurezza è reale e ci riporta alla memoria tempi che credevamo superati". "Non solo le ronde sono una maldestra surroga alla mancanza di turn over tra le forze dell'ordine ma costituiscono un rischio reale di politicizzazione della sicurezza. Le ronde sono permeabili all'infiltrazione di organizzazioni criminali, come mafia e camorra e possono nascondere tra le loro fila delle squadracce di esaltati pericolosi".

Oltre alla Lega, gli altri partiti, non stanno a guardare: si muove Alleanza nazionale, con Azione Giovani a Torino, Padova e Venezia; muovono i primi passi le ronde della Destra di Francesco Storace alla periferia di Roma; la Fiamma Tricolore annuncia di aver cento militanti pronti a Trieste (leggetevi il post de il russo riguardo le ronde a Trieste); Forza Nuova è già attiva a Foggia e Pescara.
Tutta gente tranquilla.

Ma che democrazia è questa?
Non abbiamo alcun potere di scegliere e decidere niente. L'informazione viene completamente distorta dai maggiori media e la gente comune prende posizioni su questioni che gli vengono poste in maniera del tutto squilibrata. Il potere, invece che essere la parte "razionale" della società è in mano a buffoni, ignoranti e corrotti politici che incitano allo sfogo della parte più animalesca dell'uomo.
Il tema della sicurezza riscuote successo, porta voti, e i burattini e le vittime della televisione-spazzatura abboccano.
Perchè questa gentaglia che partecipa alle ronde notturne, invece che uscire di casa incazzata e organizzata, non si limita a farsi un giretto la sera, con la propria famiglia, a bersi un succo di frutta o una birra, seduta sui gradini di qualche chiesa?
Chiunque si sentirebbe più sicuro se le città di notte fossero vissute e non un mortorio.
Invece le città sono sempre più deserte.
Inoltre, d'ora in poi, chiunque non rientri nei parametri vagheggiati dai rondisti, rischierà, senza aver commesso nessun reato, di essere picchiato dai cani sguinzagliati e addestrati dallo Stato. Ovviamente non si tratta di questioni di sicurezza, ma di controllo sociale.


Si ricordi che la Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale dichiara punibile non solo l’incitamento ad atti di violenza o di discriminazione determinati da motivi razziali, nazionali, etnico religiosi, ma anche “ogni diffusione di idee basate sulla superiorità o sull’odio razziale”.
Si noti che l’incriminazione non riguarda soltanto le forme di propaganda organizzate da gruppi e associazioni (delle quali si può presumere un certo grado di pericolosità), ma anche la manifestazione del pensiero individuale, qualunque sia il mezzo usato e l’ampiezza dell’uditorio interessato.

Consiglio di leggervi "Nemici dello Stato" di Luther Blissett. Ovviamente non è più in commercio, ma è possibile scaricarlo qui.
Ne avevo parlato in un post precedente riportandone una parte dell'introduzione, che risulta ancora una volta adattabile alla situazione attuale.

Fanculo dunque a Kant e al suo diritto cosmopolitico!

martedì 24 febbraio 2009

Le bolognesi ronde catto-fasciste

Il governo da il via libera alle ronde private.
Il Vaticano è contrario.
[rettifica]
Il Vaticano vuole "provare a vedere se funzionano".
L'iniziativa parte nelle principali città italiane.

A Bologna esistevano già i City Angels.
Poi sono arrivati i fratelli maggiori in pettorina (dei quali avevo parlato già qui): degli studenti bigotti e diligenti che andavano in giro a puntare il loro arrogante ditino contro i presunti trasgressori della morale.
A coadiuvare al meglio l'azione dei due gruppi precedenti, si aggiungono spesso squadre di maiali repressi che vanno in giro, con toppe dell'Italia cucite o tatuate qua e là, a picchiare il primo "alternativo" che incrociano per strada. Giusto per darvi un'idea, questi sono i link (1, 2, 3, 4) dove vengono descritte alcune delle aggressioni fasciste a Bologna da giugno a oggi.

Ora, in questo clima di facili manganelli e processi sommari è arrivato un prete a fare piazza pulita di ombre e dubbi.
Don Nicolini dichiara infatti con gaudio: "Sono contro il degrado culturale e spirituale che sta dietro la decisione del governo di istituzionalizzare le ronde di privati cittadini da affiancare alle forze dell´ordine" e arriva persino a definire queste ultime come "la negazione del Vangelo".

E sapete qual è stata la mossa successiva del magnanimo ecclesiastico?
Istituire altre ronde, naturalmente.
Le sue, però, "sono col sorriso", "sono quelle che aiutano".

Ve l'immaginate voi lo studente medio bolognese, abituato magari a frequentare piazze e strade per il consueto "due amici, 'na chitarra e 'no spinello" che, da una parte, deve evitare si farsi stritolare le ossa dalle squadracce neofasciste, e dall'altra deve pure sorbirsi il cazziatone moralizzatore di questi zombie crocefisso-dipendenti?

Ennoè!!
Ennò!

lunedì 23 febbraio 2009

Margarina casalinga

Tempo fa uno dei miei blog preferiti, Veganblog, ha pubblicato la ricetta per fare la margarina in casa. Un'idea eccezionale visto che sappiamo tutti che la margarina (che non ho mai comprato) viene prodotta con scarti di ogni genere.

Ovviamente, ve la consiglio perchè l'ho già utilizzata per preparare dei biscotti, e li ha resi più morbidi del solito.


Ingredienti per 100g di margarina:

70g di olio vegetale (girasole, mais, soia, oliva ecc.)
20g di acqua naturale
10g di lecitina di soia granulare

Preparazione:

Si mette tutto in un frullatore, e si fa frullare per 1 minuto circa fino a raggiungere la consistenza voluta, e poi si usa a piacimento.

Tutte le margarine sono infatti composte in percentueli varie da grassi vegetali, acqua e addensanti.

Gli addensanti sono molecole che si legano sia con l’acqua (parte idrofila), sia con i grassi (parte lipofila), e quindi tengono unito il tutto!

Grazie Barbara.

sabato 21 febbraio 2009

Liberare dalla costrizione il desiderio di sapere

Lo sfruttamento violento della natura ha sostituito la costrizione al desiderio; esso ha propagato ovunque la maledizione del lavoro manuale e intellettuale, e ridotto ad un'attività marginale la vera ricchezza dell'uomo: la capacità di ricrearsi ricreando il mondo.
[...]
La scuola porta il marchio visibile di una frattura nel progetto umano. Vi si percepisce sempre di più come e in quale momento la creatività del bambino vi è fatta a pezzi sotto il martellamento del lavoro. La vecchia litania familiare: "Prima lavora, ti divertirai in seguito" ha sempre espresso l'assurdità di una società che ingiungeva di rinunciare a vivere per meglio consacrarsi a una fatica che distruggeva la vita e non lasciava ai piaceri che i colori della morte.
Ci vuole tutta la stupidità dei pedagoghi specializzati per stupirsi che tanti sforzi e fatiche inflitti agli scolari portino a risultati così mediocri. Che cosa aspettarsi quando il cuore è assente? Charles Fourier, nel corso di un'insurrezione, osservando con quale cura e quale ardore gli agitatori disselciavano i sanpietrini di una strada e alzavano una barricata in qualche ora, notava che per la stessa opera ci sarebbero voluti tre giorni di lavoro ad una squadra di sterratori agli ordini di un padrone. I salariati non avrebbero trovato altro interesse nella faccenda che la paga, mentre la passione della libertà animava gli insorti. Solo il piacere di essere sé e di appartenersi darebbe al sapere quell'attrazione passionale che giustifica lo sforzo senza ricorrere alla costrizione.
Perché diventare ciò che si è esige la più intransigente delle risoluzioni.
[...]
Noi non vogliamo essere i migliori, noi vogliamo che il meglio della vita ci appartenga, secondo quel principio di inaccessibile perfezione che abolisce l'insoddisfazione in nome dell'insaziabilità.

Raoul Vaneigem, Avviso agli studenti, Nautilus, 1996

giovedì 19 febbraio 2009

Fenomeno!


Scommetto che l'amministratore delegato dell'Italia chiuderebbe un occhio per avere questo immigrato tunisino di 6 anni nei pulcini del Milan.

grazie a mazzetta

mercoledì 18 febbraio 2009

Realtà mediata/realtà vissuta

"Io ormai non seguo più i media. Ci sono due realtà diverse: quella dei quotidiani nazionali e locali e la realtà vera che io vivo tutti i giorni."

Lo dice il proprietario di tre televisioni (una abusiva), e principale editore italiano, nonchè presidente del consiglio. Stavolta gli credo.

Ci salveranno i clandestini

Leggete e ascoltate cosa è riuscito a dire stavolta l'amministratore delegato dell'Italia.

grazie a Mauro Biani

Pirati all'arrembaggio!

Riassumo brevemente due illuminanti articoli, tratti da Zeusnews, a proposito del processo ai responsabili del più grande motore di ricerca di file .torrent, The Pirate Bay. Il sito svedese ha una storia interessantissima quanto singolare, tanto da aver portato alla nascita di un vasto movimento sociale che è culminato nella fondazione del Pirate Party (vedi logo sopra). Le vicende sono state raccontate anche in due brevi ma efficaci documentari, Steal this film I & II, realizzati grazie alle donazioni ricevute via web, che potete guardare sottotitolati su youtube cliccando qui.

"Il processo a The Pirate Bay è iniziato e, come prevedibile, sta attirando un notevole interesse.
Le posizioni dei due contendenti sono chiare. L'accusa sostiene che i gestori del sito si siano arricchiti facilitando la condivisione di file protetti da coypright; la Baia va pertanto chiusa e i quattro accusati devono pagare risarcimenti milionari.
L'avvocato delle major, Monique Wasted, sostiene che "non si tratta di un processo politico né di un'operazione volta a chiudere una biblioteca pubblica o impedire l'attività di file sharing in quanto tale. Si tratta di un processo contro quattro individui che si sono arricchiti attraverso film, musica e home video protetti da copyright".

Fredrik Neij, Gottfrid Svartholm Warg, Peter Sunde Kolmisoppi e Carl Lundström rispondono che il loro sito non ha nessuna colpa: è solo un motore di ricerca, anche se specializzato, che senza ospitare direttamente alcun file indicizza quanto gli capita a tiro, che sia materiale legalmente condivisibile - presente in quantità - o meno.
Anche Google, dopotutto, indicizza pagine che rimandano a contenuti protetti, ma nessuno si sogna di fargliene una colpa.
I quattro smentiscono poi categoricamente l'accusa di essersi arricchiti tramite la pubblicità e le donazioni. Le major vogliono milioni di corone di risarcimento? Ebbene - spiega Peter Sunde - "Non importa se chiedono diversi milioni o un miliardo. Non siamo ricchi e non abbiamo soldi per pagarli".

La questione, in realtà, è più ampia di quanto appaia, nonostante quanto dice la Wasted.
Si tratta dell'opposizione tra chi considera la Rete un luogo aperto di scambio, dove la responsabilità di ciò che viene scambiato è dei singoli e non di chi mette a disposizione i mezzi per farlo, e chi vuole trasformare Internet in un "distributore automatico di intrattenimento" (come dicono i quattro di The Pirate Bay), riproponendo il modello televisivo, discografico o cinematografico in cui solo uno (o comunque un numero limitato di soggetti) produce e gli altri comprano.
Se la portata di questo processo è più ampia del singolo caso, non bisogna nemmeno farne un dramma. Da una parte gli accusati sono sicuri di vincere ("Già una volta non sono riusciti a fermarci. Lasciate che falliscano di nuovo" ha affermato Gottfrid Svartholm Warg durante una conferenza stampa); dall'altra, anche se dovessero perdere non saranno i giganti dei media a trionfare.

Tornando alla responsabilità diretta della Baia, l'avvocato di Sunde e soci spiega come il sito offra "un servizio che può essere usato sia in modo legale che in modo illegale. L'attività di Pirate Bay può essere paragonata alla fabbricazione di automobili che possono essere guidate oltre i limiti di velocità".
Con la differenze che tramite il filesharing non muore nessuno, nemmeno se si superano i limiti.
Anzi, a volerla dire tutta la condivisione fa persino bene alle vendite, a patto di non arroccarsi su un modello non più adatto alla situazione attuale. Ma questa è una cosa che può capire solo chi accetta di cambiare la cosa più importante: l'ottica in base alla quale vede gli utenti come polli da spennare".

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E fino qui nulla di sconvolgente. Se non fosse che, probabilmente, i processi in Svezia sono una cosa seria e proprio per questo gli avvocati della difesa, il giorno dopo l'inizio del processo, possono affermare trionfanti:

"È molto raro vincere metà caso dopo un giorno e mezzo ed è chiaro che l'accusa è stata profondamente influenzata da quanto abbiamo detto ieri": così Per Samuelsson, avvocato degli amministratori di The Pirate Bay, ha commentato la decisione del pubblico ministero Håkan Roswall di lasciar cadere metà delle accuse.
I quattro imputati erano stati accusati della distribuzione illegale di materiale coperto da copyright. Ora questa parte dell'accusa è stata tolta, lasciando quella relativa a "rendere disponibile materiale coperto da copyright".
Secondo Samuelsson questa decisione è dovuta anche al fatto che Roswall "non ha davvero compreso" il funzionamento del protocollo BitTorrent; probabilmente prima era davvero convinto che i server del sito ospitassero il materiale proibito."

A parte la figura ridicola che ha fatto il pubblico ministero, dimostrando la sua (e non solo sua) ignoranza in ambito informatico, invidio la sicurezza dei ragazzi svedesi di uscire indenni dal processo e auguro loro tutta la fortuna di cui hanno bisogno.
La loro vicenda è esemplare e la decisione che verrà presa influenzerà parecchio, credo, le future strategie delle major disco/cinematografiche.

Good luck pirates!

lunedì 16 febbraio 2009

Sua Abbronzatura Perenne

Voi che rompete sempre le palle "che in televisione ci sono solo programmi spazzatura", "che ci sono 4 veline ogni giornalista", "che la cultura e l'informazione vengono relegate a orari improponibili", adesso la smetterete di lamentarvi.

E sapete perchè?

Perchè quell'enorme burattino tentacolare che risponde al nome Mediaset, ha deciso di stupire tutti i suoi telespettatori, andando controcorrente e mettendo nella prima serata del palinsesto di rete 4 (quella abusiva, giusto per non rischiare) un programma di approfondimento.

E chi meglio poteva condurlo se non quella marionetta lampadata di Emilio Fede?


La trasmissione non è neanche partita e già si sprecano gli elogi e gli encomi da destra e manca (ma più da destra).
L'imparzialissimo Giornale parla addirittura di "buona dose di coraggio" (e je credo...) e di "informazione pura, vecchio stile".
Il fido di Arcore, da parte sua, con la modestia tipica di certi ambienti, ammette di sentirsi "un giornalista sempre in trincea" e di aver fatto proprio il motto "un giornalista nasce e rimane inviato, senza preoccuparsi della carriera".
Già si susseguono nella mia mente le terribili immagini di Fede inviato in Kosovo a rischiare la vita sotto le bombe (...), quelle di Fede inviato in Rwanda a discettare sull'affilatezza dei machete locali (...), le immagini di Fede a Kabul che traduce i comunicati degli alqaedisti (...).

Con un'enorme dose di coraggio (questo lo dico io), si afferma addirittura che l'idea è nata dall’esperienza di Sipario notte, magazine del Tg4: "Guardando alcuni servizi strepitosi di quel programma ci siamo detti: quell’esperienza non può finire qui".
Ahahaha. Tipo quello strepitoso servizio in cui l'Emilio nazionale, commentando le immagini in diretta di alcune città italiane di notte, vaneggiava di spacciatori fantasma, presunte mignotte e di invisibili traffici di organi.

E sulla recente epurazione del collega Mentana? Sua Abbronzatura Perenne esclama gagliardo: "Io al posto suo col cavolo che mi sarei dimesso".
Non avevamo dubbi Emilio. E non ti preoccupare se hai appena smentito quanto detto poc'anzi a proposito del motto da giornalista. Sei irrecuperabile.

Dunque, non ci resta che aspettare ansiosi, con la panza che straborda dal divano, l'apparizione dell'omino nero (volevo dire abbronzato...) sullo schermo, per ritornare a vivere le grandi emozioni del giornalismo d'inchiesta. Quando Fede, giusto per chiudere con le parole del Giornale, ci faceva sognare con le "indimenticabili inchieste in Rai a Tv7 negli anni ’70: esemplare lo scoop sulle bistecche «gonfiate» con gli ormoni...".
E subito lancia un proclama che sa tanto di minaccia: "Vedrete un servizio sull'immigrazione clandestina come non lo avete mai visto".

Mmmmmmmmmmmm, non vedo l'ora.

venerdì 13 febbraio 2009

Il partigiano Gianfranco

Ve lo ricordate il Fini antifascista?
E il Fini antirazzista?
E quello con la kippah in testa?

Bene, dimenticateveli tutti e tre.

Al riparo, credeva lui, di orecchi indiscreti, il nostro gianFRANCO si è lasciato andare a qualche nostalgica considerazione durante una cerimonia militare a La Spezia.
Totalmente a suo agio nell'ambiente cameratesco e gerarchico, Fini ha ricordato con orgoglio e commozione l'operato dei reparti subacquei e incursori durante la seconda guerra mondiale.
Tuttavia l'infinito libro del revisionismo storico è sempre a portata di mano, e così il Presidente della Camera, tradito dal calore e dall'affetto dei suoi cari commilitoni, si è lasciato sfuggire qualche smanceria di troppo su quella banda di teppisti che risponde al nome di X Mas, comandata dal futurista Junio Valerio Borghese ed antenata degli odierni reparti.
La stessa Decima Mas utilizzata dai nazisti in azioni antipartigiane che le hanno fatto guadagnare l'appellativo di "SS italiane"?
Sì, proprio quella.

E allora stacci attento gianFRA', che tu di solito nelle occasioni istituzionali sei sempre così impegnato a sembrare il capo dei moderati, dei pentiti, di quelli che "il fascismo è il male assoluto"...
E invece ti dimostri, ancora una volta, la solita vecchia, rancida, camicia nera.

"C'ho il target giovane..."

In questo periodo si sono verificati tanti, troppi casi di violenza nei confronti delle donne, ma soprattutto l'attenzione dei media si è focalizzata molto e strumentalmente su questo argomento.

Come se non bastasse, in alcune città italiane, sono apparsi dei manifesti pubblicitari che confermano una volta di troppo la già evidente dominazione dell'uomo sulla donna e l'impostazione maschilista dellla società.
Questi cartelloni raffigurano due sbirri che con fare animalesco "perquisiscono" due stangone semi nude (ovvero le donne più a rischio stupro, secondo il premier) sodomizzandole da dietro e palpandole sotto la minigonna, il tutto condito da un pò di virile sudore.
Due sono le cose evidenti: la subdola istigazione allo stupro e l'abuso di potere.
Chi sarà la mente disturbata che ha partorito questo scandoloso manifesto?

Sentiamo le parole del responsabile di tale marchio:
"Non c'e' alcun desiderio di rappresentare la donna come oggetto, ne' tanto meno di incentivare la violenza nei suoi confronti. Ci dispiace se la campagna puo' aver generato reazioni contrarie e di questo non possiamo che scusarci". E' quanto ha dichiarato all'ADNKRONOS l'ad del marchio Relish, Alessandro Esposito, dopo aver appreso la notizia dell'ordinanza del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che vietera' l'affissione dei manifesti Relish.

"Tuttavia appare evidente che le immagini hanno un notevole contenuto di ironia - ha proseguito l'ad di Relish - e la campagna utilizza un linguaggio di comunicazione ironico e trasgressivo in linea con il target del brand. L'espressione della donna non e' allarmata come sarebbe invece se la situazione rappresentata fosse effettivamente drammatica. Anzi e' addirittura leggermente beffarda per cui appare evidente che tutta la situazione e' un'iperbole, ben lontana dall'essere vera. Questa censura da parte del mondo politico cosi' come la minaccia di azioni repressive quali la rimozione della campagna - ha denunciato Esposito - sembrano essere il consueto tentativo di distogliere l'attenzione da problemi molto piu' gravi e seri. Problemi che meriterebbero l'attenzione e lo spazio che i mezzi di comunicazione stanno dedicando a noi.
[...]
Relish e' un'azienda giovane e dinamica, una delle poche realta' industriali che, in questo momento di crisi, registra una tendenza positiva sia in termini economico-finanziari che di occupazione - ha concluso - Mi chiedo in un Italia che economicamente sta crollando, proprio quel poco che c'e' di sano deve essere ostacolato?"

Che se ne vada in culo, lui, il brand, il target, il marchio giovane, il linguaggio trasgressivo, la sua ironia del cazzo e "quel" (suo) poco che c'è di sano in Italia.
E dico così perchè il target del mio blog è giovane e dinamico e il linguaggio s'ha da essere trasgressivo e ironico. E ci tengo a quel poco che c'è di sano in Italia.

In ogni caso, senza attendere le decisioni dall'alto, bisogna agire subito, proprio come hanno fatto le donne di Padova (vedi video) e boicottare il marchio Relish.

Leggetevi anche i post di Femminismo a sud e Alberto sul caso.

giovedì 12 febbraio 2009

Il cardinal voltagabbana

Photobucket

L’interruzione di procedure mediche dolorose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati ottenuti può essere legittima. Si rinuncia all’accanimento terapeutico. Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni spettano al paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o altrimenti a coloro che ne hanno legalmente diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente.”

Cardinal Joseph Ratzinger, Catechismo della Chiesa cattolica, 1994, par. 2278.

Grazie a Daniele Luttazzi

Darwin aveva ragione ma...

mercoledì 11 febbraio 2009

Birdy Nam Nam - Manual for successful rioting


Bel video, bel pezzo. E nel loro disco c'è anche la mano di quei due francesini...

Bologna brucia!

martedì 10 febbraio 2009

Ciao Lux!

Scopro con colpevole ritardo che cinque giorni fa ci ha lasciati Lux Interior, l'inimitabile vocalist dei Cramps.
Oddio, non che sia sempre stato uno proprio a modino, però l'unica e ultima volta che lo vidi, si arrampicava su di un palco alto una decina di metri e ingurgitava microfoni come se niente fosse...

lunedì 9 febbraio 2009

Efficienza ci vuole

via Lo Scorpione

La Cura Ludovico

Segnalo l'inquietante ma interessante iniziativa degli amici di Don Zauker

Spesso, in relazione al Ventennio, si pensa “ma come cazzo è potuto succedere? come ha potuto un regime così feroce e pezzente allo stesso tempo, trovare terreno fertile presso un intero popolo?”.


Ora, lasciando perdere le ragioni storiche, le condizioni dell’alfabetizzazione degl’italiani nel 1930, il carattere tradizionalmente menefreghista e remissivo della nostra gente, la situazione economica, le relazioni internazionali, la CHIESA CATTOLICA e così via, ci viene spontaneo immaginarci una domanda simile in un futuro più o meno prossimo, quando ci si chiederà come sia stato possibile l’avverarsi del nostro periodo, quello che stiamo vivendo ora, così insopportabilmente squallido, oltre che preoccupante.

Pensando che una delle ragioni sia stato un lento, metodico avvelenamento della società, della cultura, della politica, dell’informazione e dei molteplici aspetti della vita nel nostro Paese, forse questo stesso avvelenamento può risultare più chiaro se le pillole di merda, anziché assunte al ritmo di una alla settimana, le osserviamo tutte insieme.


E qui entrate in gioco anche voi, amati Gangilli.

A partire da oggi pubblicheremo QUI le notizie più sinistre, più mortifere, più scandalose, almeno per uno Stato laico e democratico, tutte di seguito. Unico vincolo: devono essere un riassunto in cinque righe al massimo, titolo e sottotitolo.

Sarà bello andare anche a ritroso, sempre a partire da oggi, in un’azione di recupero indietro nei giorni, nei mesi, perfino negli anni, alla ricerca e raccolta di queste belle pilloline di sterco. Selezionate solo le notizie davvero clamorose; lo sappiamo, ce ne sono a vagonate, ma è bene restringere il campo a quelle incredibili e relative al nostro Paese, per non creare un elenco enorme e disperdere così l’attenzione.
Facciamolo per i nostri pronipoti (i nostri figli e nipoti l’hanno già in culo), per aiutarli a capire, per metterli in guardia, perché non ripetano gli stessi errori che ci hanno portato dove siamo oggi.

Allora, ci siete? Sì? Ok. Pronti, attenti… VIA!

Con l'accordo di tutti. O quasi

"Non ho mai pensato di alterare la Costituzione che però non e' un moloch intoccabile. Puo' essere rivista, certo solo con l'accordo di tutti o quasi tutti"

S.B. 8/2/2009

Ora, a prescindere dal fatto che dubito che il cav. conosca il significato della parola moloch, possibile che non si accorga di essersi contraddetto due volte nell'arco di ventotto parole?
O che nessuno di quelli che di solito fa le veci del suo cervello gli dica niente?
E soprattutto come può venirgli in mente di accostare la Costituzione a una cazzo di divinità mitologica?


Quel quasi svela la malcelata, ma intima, aspirazione alla dittatura che anima il nostro leader maximo.

Non c'è mai fine al peggio.

sabato 7 febbraio 2009

Virgin Mega Whore - Body of work

venerdì 6 febbraio 2009

Il senso di Silvio per i cadaveri

"Eluana è una persona che respira in modo automono le cui cellule celebrali sono vive e che potrebbe persino generare un figlio"

S.B. 6/2/2009

L'immagine è proporzionalmente scandolosa e vergognosa a quella evocata dall'omino votato da mezza Italia.

Italia: il popolo delle libertà (negate)

Il Governo si prepara a imbavagliare Internet

Berlusconi si era proposto di voler dare a Internet una costituzione mondiale; certo se il modello è quello che sta introducendo in Italia c'è da far venire i brividi.

Il pacchetto sulla sicurezza appena approvato dal Senato (dovrà ancora tornare alla Camera) infatti prevede che il ministero dell'Interno potrà ordinare l'oscuramento dei siti Internet sui quali si commette il reato di apologia o si istiga a delinquere. Lo stesso ministero potrà chiedere che vi vengano apposti filtri adeguati. Gli internet provider "disobbedienti" dovranno pagare una sanzione dai 50mila a 250mila euro.

Nel testo del ddl si legge infatti: "In caso di accertata apologia o incitamento, il ministro dell'Interno dispone con proprio decreto l'interruzione dell'attività indicata, ordinando ai fornitori di servizi di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine, applicando sanzioni pecuniarie per gli inadempienti".

In pratica il governo si arroga un potere che solo nei Paesi totalitari appartiene alla polizia mentre nei Paesi democratici può essere esercitato solo dall'autorità giudiziaria e mai dal governo per via amministrativa.

La misura è stata inserita all'ultimo momento grazie a un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC), che prende ispirazione dalle recentissime polemiche sui gruppi di Facebook a favore degli stupri o della mafia.

Il senatore D'Alia ha commentato: "In questo modo diamo concretezza alle nostre iniziative per ripulire la rete, e in particolare il social network Facebook, dagli emuli di Riina, Provenzano, delle Br, degli stupratori di Guidonia e di tutti gli altri cattivi esempi cui finora si è dato irresponsabilmente spazio."

Imbavagliare Internet, ecco qual è il vero scopo. Forse non siamo ancora al nazismo contro il quale Di Pietro grida, ma certamente il fascismo in Italia iniziò in un modo molto simile.

via Zeusnews

p.s.: le imputazioni descritte dagli artt. 414 e 415 cp, prevedono il carcere da 1 a 5 anni per l'istigazione a delinquere e per l'apologia di reato, da 6 mesi a 5 anni per l'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'odio fra le classi sociali.

giovedì 5 febbraio 2009

"L'ho vista, ha sorriso"

Eluana Englaro è stata finalmente trasferita all'ospedale di Udine. Sembrava che le richieste della famiglia venissero soddisfatte, dopo mesi di travagli, parole sprecate, energie sprecate...
Invece questa vicenda sembra non vedere mai una fine. I nuovi interrogativi che assillano i benpensanti sono se Eluana soffrirà nel passaggio dalla non-vita alla morte.
Davvero incredibile.

Addirittura ieri il tg2, l'unico tg che per sbaglio ho visto, dopo aver dedicato numerosi servizi sul caso (ovviamente tutti contro la decisione di Beppino), ha dato la parola a Margherita Coletta, vedova di Giuseppe, carabiniere morto a Nasiriyah nel 2003.
Questa donna ha vissuto già una esperienza simile a quella della famiglia Englaro. Aveva un bambino malato di leucemia, e acconsentì alla interruzione delle cure, quando ormai non erano più utili.
Ieri questa donna ha detto che Eluana, in una delle sue visite, le ha sorriso. Ed ha aggiunto che non lo aveva mai fatto prima.
Immaginate la scena.
Margherita va a trovare Eluana, che è in coma da 17 anni, e le fa un battutone cristiano-cattolico ed Eluana, che da 17 anni non muove ciglio, si fa una bella risata.
O Margherita mente spudoratamente o soffre di visioni.
Se siete un pò masochisti vi consiglio di leggervi questa intervista.
Ma non finisce qui. Berlusconi l'uomo più dinteressato del mondo alle questioni morali, ha dichiarato che anche lui sta lavorando per fermare le scelte della famiglia, formulando un de-cretino che anticiperebbe parte del contenuto del disegno di legge sul testamento biologico in discussione nella Commissione Sanita' del Senato.
La preoccupazione del governo e' che la conclusione del caso di Eluana creerebbe un precedente non condivisibile dai partiti di maggioranza (la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione forzate) a fronte della conclusione dell'iter legislativo sul testamento biologico che si prevede durera' almeno due mesi.
Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, e' tornato a commentare la vicenda: "Se la vicenda di Eluana Englaro arrivera' alla sua conclusione, vuol dire che l'Italia sta scivolando verso una deriva eutanasica".
L'Italia non arriverà ad una deriva eutanasica, è già morta, se no come sarebbe possibile che abbiamo affidato persino il diritto di decidere della nostra sorte a gente come Berlusconi, Schifani, Sacconi, Calderoli, Gasparri, Ronchi...
Qualcuno ha già affidato loro un paese.
Uccidono i vivi e non lasciano morire i cadaveri.

Largo ai giovani!

Chiuso il caso Villari: a capo della Commissione di vigilanza Rai è stato eletto Sergio Zavoli, ottantacinque anni.
PD e PDL concordano: "Sarà presidente a vita".

martedì 3 febbraio 2009

Figli di Nettuno

Ascoltatevi questa istruttiva intervista agli "amici degli amici".
Saranno contenti i mandanti...


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domenica 1 febbraio 2009

Ciò che si insegna attraverso la paura rende il sapere timoroso

Niente è più ignobile della paura, che abbassa l'uomo alla bestia braccata, ed io non concepisco che la si possa tollerare né da parte dell'allievo né da quella del professore. Nulla progredisce attraverso il terrore se non il terrore stesso. Quand'anche le direttive pedagogiche si sfiancassero a privilegiare il principio che mi sembra la condizione di un vero apprendimento della vita: togliere la paura e dare la sicurezza, bisognerebbe, per applicarlo, fare della scuola un luogo in cui non regnano né autorità né sottomissione, né forti né deboli, né primi né ultimi. Finché non formerete una comunità di allievi e di insegnanti appassionati a perfezionare ciò che ciascuno ha di creativo in sé, avrete un bell'indignarvi della barbarie sotto ogni forma, del fanatismo religioso, del settarismo politico, dell'ipocrisia e della corruzione dei governanti, non scaccerete né gli integralismi, né le mafie della droga e degli affari, perché vi è nell'organizzazione gerarchizzata dell'insegnamento un fermento sornione che predispone al loro dominio.
Ora che le ideologie di sinistra e di destra si sciolgono al sole della loro comune menzogna, l'unico criterio di intelligenza e di azione risiede nella vita quotidiana di ciascuno e nella scelta alla quale ogni istante lo confronta, tra ciò che afferma la propria vita e ciò che la distrugge.
[...]
Non intravvedo altro modo di finirla con la paura e la menzogna che ne consegue se non in una volontà ravvivata incessantemente di godere di sé e del mondo. Imparare a sgarbugliare ciò che ci rende più vivi da ciò che ci uccide è la prima delle lucidità, quella che dà il suo senso alla conoscenza.

Raoul Vaneigem, Avviso agli studenti, Nautilus, 1996