domenica 25 ottobre 2009

Einstürzende Neubauten

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Le fiamme fanno sempre parte della loro performance. "Come le producete?" ho chiesto a Blixa. "Bottiglie molotov" ha risposto indifferentemente. "Cosa?" Non sapevo se credergli o meno. "Non sai che cos'è una bottiglia di molotov? E' una bottiglia piena per due terzi di benzina e per un terzo d'aria. La chiudi con una benda. Cosa ci sia d'altro dentro la bottiglia...non lo so esattamente, ma non si accende semplicemente, esplode. Una piccola bomba".

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Un giovane crucco pelleossa urla in tedesco in mezzo a una collezione di portiere d'auto ammaccate, una betoniera e un figorifero recuperati dalla spazzatura per l'occasione e pronti per essere percossi, trapanati e limati. I fuochi che balzano da un fusto di benzina provocano sulla folla un effetto ipnotico primitivo.

I Neubauten, il quintetto tedesco considerato il "re del rock industriale", si è formato nel 1980 senza la minima intenzione di usare dei rottami come strumenti, ma i musicisti hanno cambiato idea quando per il pagamento dell'affitto dovettero impegnare la batteria. A quei tempi, per risparmiare sulle spese di trasporto, il gruppo di solito raccoglieva i nuovi "strumenti" nei bidoni della spazzatura fuori dai posti in cui suonava.

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"Lo facciamo per perdere il controllo, per andare oltre ai limiti", dice il cantante Blixa Bargeld, un ex becchino, barista e direttore di teatro che ha preso il suo nome da una marca di penne a sfera tedesche.
Alla fine sono riusciti ad attraversare l'oceano per riversare sulle scene americane il loro sudore, la rappresentazione della loro potente e ossessiva profezia della fine di tutte le forme musicali ufficiali. E lo fanno come professionisti fatti e finiti, ma senza boria. Dopo qualche anno nel mondo della musica non possono negare di aver sviluppato una certa efficienza nella loro presenza scenica. E riescono anche a farlo senza diventare schiavi della routine. Mentre conoscono il loro terreno - o meglio cemento - sono ancora alla ricerca, concentrandosi su se stessi, percuotendo fuori la loro arte d'acciaio. Il ruolo di culto in cui indubbiamente o inevitabilmente si sono ritrovati, viene gestito in maniera alquanto sobria.

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Piuttosto che esplodere in tutte le direzioni, un nuovo edificio che crolla, ricade su se stesso. Si finisce con meno di quello con cui si era iniziato. Il tutto consiste nel mettere in moto qualcosa senza semplificazioni. Se esplodi, minacci di sostituire un discorso (l'edificio illeso) con un altro (l'edificio distrutto). In questa maniera l'edificio che esplode traslittera il significato. Quindi sopravviene una possibile interpretazione politica: gli Einsturzende Neubauten come terroristi sonori, per esempio.
D'altro canto, l'implosione dei Neubauten - l'assalto minuziosamente orchestrato ai loro materiali fino che quasi niente rimanga non demolito oppure non seriamente compromesso - finisce quasi in un vicolo cieco dal punto di vista del discorso. "Ogni parola, ogni moralità, ogni ideale deve essere annullato", ha detto Blixa. "Tutte le idee di significato devono essere distrutte, annullate e non più scambiate".

2 commenti:

Pel(l)acani ha detto...

Cinematograficamente consiglio il concerto industriale in "Pola X". Consiglio pure tutto Pola X, ma sono tra i pochi

Titus Bresthell ha detto...

grazie. non conosco.
vedo di rimediare..