domenica 10 maggio 2009

Privilegiare la qualità

A forza di obbedire al criterio della quantità, la corsa al profitto scade nell'assurdità della sovrapproduzione. Produrre molto aumentava ieri il plusvalore dei padroni, che non esitavano a distruggere le eccedenze di caffè, di carne, di grano per impedire un abbassamento dei pressi sul mercato.
Lo sviluppo del consumo, toccando un più vasto settore della popolazione, ha permesso di assorbire in una certa misura una crescente quantità di merci concepite piuttosto a scopo di guadagno che per il loro uso pratico.
[...]
Ma a forza di lavare sempre più bianco anche la menzogna finisce per logorarsi. Offesa dall'eccesso di disprezzo, la clientela ha finito per recalcitrare. Si è mostrata critica, ha rifiutato di ingoiare ciecamente quello che il cucchiaino dello slogan gli infilava ad ogni momento negli occhi, in bocca, nelle orecchie, in testa.
[...]
Ma, mentre gli organismi di difesa dei consumatori organizzano il boicottaggio dei prodotti snaturati da un'agricoltura che inonda il mercato di cereali forzati, di ortaggi concimati, di carni provenienti da animali martirizzati in allevamenti-lager, sembra che nelle scuole ci si rassegni a vedere la cultura avviarsi sulla stessa strada della peggiore agricoltura.
Se gli uomini politici nutrissero nei riguardi dell'educazione le buone intenzioni che proclamano a ogni pie' sospinto, non dovrebbero mettere in opera tutto per garantire la qualità? Tarderebbero forse a decretare le due misure che determinano la condizione sine qua non di un apprendimento umano: aumentare il numero di insegnanti e diminuire il numero di allievi per classe, in modo che ciascuno sia trattato secondo la sua specificità e non nell'anonimato di una folla?
Ma, apparentemente, l'interesse ha per loro una connotazione più economica che semplicemente umana. Se i governi privilegiano l'allevamento intensivo di studenti consumabili sul mercato, allora i principi di una sana gestione prescrivono di stivare nello spazio scolastico più piccolo la quantità minima di teste, modellabili dal minimo personale possibile. La logica è perfetta e nessuna società protettrice degli animali insorgerà contro il consumo forzato di conoscenze sottoposte alla legge della domanda e dell'offerta, né contro gli usi da mercanti di cavalli che regnano sulla fiera del lavoro.
[...]
Informazione al massimo numero di soggetti possibili, formazione per piccoli gruppi. Al centro di una vasta rete di irrigazione che dreni verso ogni allievo la molteplicità delle conoscenze, l'educatore avrà finalmente la libertà di diventare ciò che ha sempre sognato di essere: il rivelatore di una creatività di cui non vi è nessuno che non possieda la chiave, per quanto nascosta essa sia sotto il peso delle passate costrizioni.
Raoul Vaneigem, Avviso agli studenti, Nautilus, 1996

1 commento:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny