lunedì 8 giugno 2009

(Almeno) Un pirata al Parlamento

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Nonostante in questi giorni si siano avute cattive notizie sull'avanzamento dell'estrema destra nell'Europa del nord (e domattina ci saranno brutte notizie anche dall'Italia), una buona nuova arriva oggi dalla Svezia. Infatti, il Partito dei Pirati (del quale Titus aveva già parlato qui) ha ottenuto il 7% dei voti e quindi un seggio al Parlmento europeo. Età media dei candidati: 30 anni. Punto.
Ovviamente il loro programma politico ha come obiettivo principale quello di riformare le leggi sul copyright, eliminare il sistema dei brevetti e garantire che i diritti di privacy dei cittadini vengano rispettati.

"Il monopolio del detentore del copyright di sfruttare commercialmente un'opera dovrebbe essere limitata a cinque anni dalla pubblicazione. Gli odierni termini del copyright sono semplicemente assurdi. Nessuno deve continuare a fare soldi settanta anni dopo che la morte". "La durata commerciale dei lavori culturali si è bruscamente ridotta nel mondo di oggi. Se non ti rifai i soldi nel primo o nel secondo anno, non guadagnerai più. Un termine del copyright di cinque anni per uso commerciale è più che sufficiente. L'uso non commerciale dovrebbe essere libero sin dal primo giorno".

"I brevetti farmaceutici uccidono la gente nei paesi del terzo mondo, ogni giorno". "Il Partito Pirata ha una proposta costruttiva e ragionata per un'alternativa ai brevetti farmaceutici. Non vuole solo risolvere questi problemi, ma anche dare più soldi per la ricerca farmaceutica, riducendo la spesa pubblica per i farmaci del 50%".

"Dopo gli eventi del 9 / 11 negli Stati Uniti, l'Europa ha consentito di essere trascinata in una reazione di panico per cercare di porre fine a tutto il male aumentando il livello di sorveglianza e di controllo su tutta la popolazione. Noi europei dobbiamo saperne di più".
"Gli argomenti per ogni passo sulla strada della sorveglianza di Stato possono anche suonare convincenti. Ma noi Europei sappiamo per esperienza dove quella strada conduce e non è un luogo dove vogliamo andare".

Anche da noi si è tentato nel 2006 l'esperimento di un Partito-Pirata, ma come spesso avviene negli affari italiani, non è mai effettivamente decollato ed è rimasta una semplice associazione di promozione sociale. L'unico risultato che si è riusciti ad ottenere è candidare il segretario del "partito" nelle lista di Sinistra e Libertà.

Visto che Sinistra e Libertà non otterrà nemmeno un seggio, affidiamo le nostre piratesche speranze all'amico svedese.

1 commento:

Pel(l)acani ha detto...

almeno una buona notizia al lunedi ci voleva