mercoledì 7 gennaio 2009

Ventuno ore di follia quotidiana

Chiamare TREGUA, l'interruzione per tre fottutissime ore al giorno dei bombardamenti su Gaza, motivandola con paradossali intenzioni umanitarie, è un po' come dire che gli Stati Uniti hanno portato la democrazia in Iraq perchè lì ci sono state delle elezioni.
E pensare che c'è chi si permette di giustificare l'invasione israeliana in nome di una sua presunta superiorità civile, morale. Occidentale direi.
La loro unica superiorità possibile è quella riguardante la maggiore tecnologia negli armamenti.
Volete mettere quanto sono più democratiche e civilizzate le bombe israeliane (su scuole, ospedali, case) in confronto ai terroristici e anarco-insurrezionalisti razzi palestinesi?

Finchè Israele non dimostrerà un minimo di umiltà e non placherà l'arroganza che ha contraddistinto le sue politiche dal lontano 1948, sarò fiero di sentirmi anti-israeliano e filo-palestinese.

2 commenti:

Prefe ha detto...

anti israeliano in questo momento pure io, filo palestinese non direi. Ricorda che hamas è sempre molto legata alla religione, e a me sta cosa fa schifo.

comunque se hai notato la tregua è la pausa pranzo dei militari. Dalle 12 alle 15...

Titus Bresthell ha detto...

ok, pero' io ho detto filo-palestinese, non pro-hamas.
per quanto riguarda la religione, hai ragione e anche io la penso come te.
mi sento dunque vicino alla "causa" palestinese, intendendo con ciò il fatto che i loro territori sono stati e sono tuttora occupati in forza di assurde pretese storico-religiose.