LA VIOLENZA SULLE DONNE NON È UNA QUESTIONE DI ORDINE PUBBLICO È UN PROBLEMA “CULTURALE” SOCIALE ED IN SOSTANZA POLITICO
La violenza sulle donne è la 1° causa di morte e di invalidità permanente per le donne fra i 14 ed i 66 anni in Europa, ciò nonostante siamo convinte che la violenza non sia il nostro destino. Per questo vogliamo combatterla alle radici prima che si manifesti, nelle strade ma soprattutto nelle case dove ha la sua espressione più continuativa e massiccia e con l’aiuto della scuola luogo di formazione per tutte e tutti. Denunciamo l’uso e l’abuso del corpo della donna sempre esposto, disponibile e lascivo, tanto nei media quanto nella pubblicità che genera la “cultura” dello stupro. Quello che prima era silenzio sulle violenze ora che con l’aumento delle denunce non può più essere tale, diventa strumentalizzazione. Tutti parlano e barattano interessi politici sui nostri corpi. Rifiutiamo qualsiasi provvedimento in chiave razzista e autoritaria fatto in nostro nome. Per noi la violenza è “solo” maschile e non dipende dal passaporto di chi la agisce. Ci ripugna la logica violenta tanto degli stupratori quanto delle ronde dei giustizieri. Per noi una strada è sicura quando è piena di donne. Rifiutiamo la logica della paura ed affermiamo la nostra libertà! Per bloccare la violenza, crediamo nella solidarietà fra donne e lesbiche, nella denuncia dei maschi violenti, e nella necessità di dotarci di strumenti per l’autodifesa.
PRENDIAMO INSIEME PAROLA PUBBLICA DICIAMO NO ALLA VIOLENZA MASCHILE
SABATO 7 MARZO ’09
CORTEO NOTTURNO DI DONNE E LESBICHE
CONCENTRAMENTO ALLE H.20 IN PIAZZA DELL’UNITÀ
ASSEMBLEA CITTADINA DI DONNE E LESBICHE (BOLOGNA)
Consiglio a tutt* di scaricare qui il primo processo per stupro svoltosi a porte aperte, negli anni settanta. Tanto per farvi un'idea del trattamento riservato alle donne nella nostra evoluta società...
Grazie alle donne di Femminismo a sud.
La violenza sulle donne è la 1° causa di morte e di invalidità permanente per le donne fra i 14 ed i 66 anni in Europa, ciò nonostante siamo convinte che la violenza non sia il nostro destino. Per questo vogliamo combatterla alle radici prima che si manifesti, nelle strade ma soprattutto nelle case dove ha la sua espressione più continuativa e massiccia e con l’aiuto della scuola luogo di formazione per tutte e tutti. Denunciamo l’uso e l’abuso del corpo della donna sempre esposto, disponibile e lascivo, tanto nei media quanto nella pubblicità che genera la “cultura” dello stupro. Quello che prima era silenzio sulle violenze ora che con l’aumento delle denunce non può più essere tale, diventa strumentalizzazione. Tutti parlano e barattano interessi politici sui nostri corpi. Rifiutiamo qualsiasi provvedimento in chiave razzista e autoritaria fatto in nostro nome. Per noi la violenza è “solo” maschile e non dipende dal passaporto di chi la agisce. Ci ripugna la logica violenta tanto degli stupratori quanto delle ronde dei giustizieri. Per noi una strada è sicura quando è piena di donne. Rifiutiamo la logica della paura ed affermiamo la nostra libertà! Per bloccare la violenza, crediamo nella solidarietà fra donne e lesbiche, nella denuncia dei maschi violenti, e nella necessità di dotarci di strumenti per l’autodifesa.
PRENDIAMO INSIEME PAROLA PUBBLICA DICIAMO NO ALLA VIOLENZA MASCHILE
SABATO 7 MARZO ’09
CORTEO NOTTURNO DI DONNE E LESBICHE
CONCENTRAMENTO ALLE H.20 IN PIAZZA DELL’UNITÀ
ASSEMBLEA CITTADINA DI DONNE E LESBICHE (BOLOGNA)
Consiglio a tutt* di scaricare qui il primo processo per stupro svoltosi a porte aperte, negli anni settanta. Tanto per farvi un'idea del trattamento riservato alle donne nella nostra evoluta società...
Grazie alle donne di Femminismo a sud.
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