Aspettavamo con ansia la risposta italiana al presidente boliviano Morales che, durante la conferenza dell'Onu sulla droga a Vienna, aveva provocatoriamente masticato una foglia di coca davanti agli astanti.
Avevamo pronosticato che Giovanardi si sarebbe sparato un bel buco in vena con acqua santa spacciandolo come rimedio infallibile alla piaga della tossicodipendenza.
Invece eravamo stati fin troppo ottimisti.
Infatti il nostro stagionato chierichetto anti-droga, dopo qualche giorno di febbrili consultazioni, ha deciso di appoggiare in toto il metodo della Cristoterapia©.
In cosa consista credo sia facilmente intuibile: esclude i farmaci e punta a dar rilievo al senso spirituale dell'uomo.
Più interessante è invece sapere che tale metodo è stato proposto per primo da tale Pierino Gelmini, fondatore della Comunità Incontro, già condannato per truffa e bancarotta fraudolenta e ora sotto processo per presunti abusi sessuali (anche su minori) a danno degli ospiti della sua comunità.
Un individuo integerrimo, che sia la magnanima Chiesa Cattolica© che la nostra brillante Repubblica Italiana© non potevano non premiare, la prima premettendo al suo nome l'appellativo "Don", la seconda conferendogli le onorificenze più altisonanti (Commendatore, Cavaliere, Gran Ufficiale).
In conclusione, sarebbe un po' come affidare la riforma della giustizia a un pluricondannato...
Invece eravamo stati fin troppo ottimisti.
Infatti il nostro stagionato chierichetto anti-droga, dopo qualche giorno di febbrili consultazioni, ha deciso di appoggiare in toto il metodo della Cristoterapia©.
In cosa consista credo sia facilmente intuibile: esclude i farmaci e punta a dar rilievo al senso spirituale dell'uomo.
Più interessante è invece sapere che tale metodo è stato proposto per primo da tale Pierino Gelmini, fondatore della Comunità Incontro, già condannato per truffa e bancarotta fraudolenta e ora sotto processo per presunti abusi sessuali (anche su minori) a danno degli ospiti della sua comunità.
Un individuo integerrimo, che sia la magnanima Chiesa Cattolica© che la nostra brillante Repubblica Italiana© non potevano non premiare, la prima premettendo al suo nome l'appellativo "Don", la seconda conferendogli le onorificenze più altisonanti (Commendatore, Cavaliere, Gran Ufficiale).
In conclusione, sarebbe un po' come affidare la riforma della giustizia a un pluricondannato...
2 commenti:
ma scherzi, chi mai affiderebbe la riforma della giustizia a una persona dal passato anche solo minimamente torbido? in italia? ma dai!
sarebbe più sicuro affidare la riforma della giustizia alla banda bassotti.
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