Classico esempio nel quale, partendo da presupposti condivisibili si giunge a conclusioni logicamente imbarazzanti.
Capisco che uno sia terrorizzato dalle presenti e future condizioni del pianeta terra.
Capisco che uno a questo pianeta terra possa essere molto legato.
Capisco che uno possa scegliere di non voler proseguire la catena riproduttiva della specie, evitando di generare pargoletti.
Capisco anche che uno detesti l'inerzia alla quale siamo costretti da un dato sistema di cose e che decida di pensare e fare qualcosa per uscire da una simile situazione.
Ma addirittura arrivare a fondare un Movimento per l'Estinzione Umana Volontaria mi sembra un po' eccessivo...
Oltrettutto gli intenti del gruppo, nato guardacaso negli States, sono alquanto contraddittori (vi prego di dare un'occhiata al loro sito web multilingue).
Affermano di voler riportare la Terra al suo splendore naturale, alla sua gloria di un tempo (?), così che tutte le creature potranno essere libere di vivere, morire, evolversi e forse scomparire.
E la speranza che si presenta come alternativa all’estinzione di milioni di specie vegetali ed animali è l’estinzione volontaria di una sola specie: quella umana.
Non so se qualcuno ha mai spiegato a questi esaltati che ha poco senso fondare un movimento simile, dal momento che basterebbe anche una sola persona contraria ai loro principi, magari proprio l'ultima rimasta, a mandare a puttane migliaia di anni di propaganda e pianificazione.
Mah...
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