lunedì 18 agosto 2008

SPK - Graeme Revell [3]


L'INDOSSATRICE DELLA SECONDA PELLE


* La "rivoluzione sessuale" non è stata altro che la neutralizzazione di ogni sessualità tramite la sua estensione a tutti i significati. E' uno spettacolo, un imperativo, un messaggio pubblicitario. I feticci non sono più privati o antisociali come in De Sade, sono obbligatori normalizzati, trasparenti.

* Il corpo è diventato completamente sessuato, ma di un sesso senza qualità. La nudità è sessualmente ridondante, il corpo è divenuto un manichino permeato di segni: vestiti, make-up, mobili, ristoranti, macchine eccetera. Il corpo è feticizzato come una manipolazione di maschere; l'idea del corpo perfetto diventa nient'altro che il "tu" della pubblicità, frammentato e ricostruito come un modello.
Il solo attacco possibile a questa totalità è l'esibizione di corpi intollerabili: mutati, deformati, malati, morti. Da ciò il nostro ampio archivio di carne inaccettabile.

* La morte è la sola possibile pornografia per questo sistema, non c'è sessualità radicale.



L'AMMINISTRAZIONE DELLA MORTE


* Noi viviamo completamente in una finzione di evoluzionismo: per il capitalismo, una fiducia in un'eternità di accumulazione e progresso; per la scienza, una fede in una marcia infinita verso la verità; per la manipolazione sociale, una convinzione nel controllo dalla culla alla tomba. La legge profonda, alla base dell'ordine sociale prevalente, non è perciò economica, ma consiste nella progressiva manipolazione della vita e della morte. Dal controllo delle nascite al controllo della morte è lo stesso sistema di sterminio.

* L'operazione è effettuata in una sopravvivenza forzata, che solo i suicidi commessi per disperazione possono rompere. La società nell'era postindustriale è quella della morte lenta, dove tutto il tempo è segnato, dove tutti i soggetti sono (in)volontari destinatari dei doni unilaterali dell'impiego, della sicurezza sociale, della gratificazione sociale e materiale e, più di tutto, dell'incessante bombardamento di istruzioni su come uno deve apparire, pensare e agire. Una morte vivente.
Il potere resta, in ultima analisi, il potere di mettere a morte, di fatto, simbolicamente o attraverso la minaccia.

SPK, 1983

Tratto da Industrial Culture Handbook, 1983, Re/Search

Nessun commento: