A seguito della denuncia di una passeggera, l´Atc di Bologna ha sospeso dal servizio e dallo stipendio il controllore che ha trattato un gruppo di rom, adulti e bambini, con frasi ingiuriose e razziste.
La signora ha raccontato con molta accuratezza le frasi che uno dei tre controllori (numero di matricola 09043) ha rivolto ai rom e che hanno evidentemente trovato riscontro in una rapida istruttoria eseguita dai superiori del dipendente Atc.
Proprio mentre stava verificando il biglietto della signora, il controllore ha iniziato col dire «adesso vi liberiamo di un po´ di puzza», poi rivolto ad una coppia rom con un bambino ha detto, sempre secondo la lettera della signora, «tu sacco di pulci o cacci il biglietto oppure vieni in questura» e alla donna «ma stai zitta tu e vai a farti una doccia» e ancora «vieni adesso ti dico anche dove abito così quando vieni a casa ti punto la doppietta che ho nel cassetto, vieni con i tuoi amici che ho i cani che hanno fame... tornate al tuo paese sacco di pulci... adesso andiamo in questura e vediamo che ti succede... te la faccio passare io la voglia di venire in Italia».
Un uomo si è ribellato e dopo aver ammesso di non avere il biglietto ha chiesto che cosa avessero fatto di male, ma l´altro l´avrebbe rintuzzato: «Dovete rispondere delle offese che ci avete fatto, ci avete offeso». La signora a questo punto è intervenuta e ha preso le difese delle persone insultate: «Siete voi che state offendendo e ci state sottoponendo ad una scena degradante».
Fonte Repubblica
La signora ha raccontato con molta accuratezza le frasi che uno dei tre controllori (numero di matricola 09043) ha rivolto ai rom e che hanno evidentemente trovato riscontro in una rapida istruttoria eseguita dai superiori del dipendente Atc.
Proprio mentre stava verificando il biglietto della signora, il controllore ha iniziato col dire «adesso vi liberiamo di un po´ di puzza», poi rivolto ad una coppia rom con un bambino ha detto, sempre secondo la lettera della signora, «tu sacco di pulci o cacci il biglietto oppure vieni in questura» e alla donna «ma stai zitta tu e vai a farti una doccia» e ancora «vieni adesso ti dico anche dove abito così quando vieni a casa ti punto la doppietta che ho nel cassetto, vieni con i tuoi amici che ho i cani che hanno fame... tornate al tuo paese sacco di pulci... adesso andiamo in questura e vediamo che ti succede... te la faccio passare io la voglia di venire in Italia».
Un uomo si è ribellato e dopo aver ammesso di non avere il biglietto ha chiesto che cosa avessero fatto di male, ma l´altro l´avrebbe rintuzzato: «Dovete rispondere delle offese che ci avete fatto, ci avete offeso». La signora a questo punto è intervenuta e ha preso le difese delle persone insultate: «Siete voi che state offendendo e ci state sottoponendo ad una scena degradante».
Fonte Repubblica
1 commento:
Ma dovete ancora chiedere prima di prendere? Copyleft all'ennesima potenza!
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